Canto per gli spiriti, per il sole d’inverno e per gli ombrelli abbandonati
Claudia Zironi, Sandro Pecchiari, Giorgia Monti, Elisabetta Sancino, Lina Scarpati Manotas, Emanuela Rambaldi, Luca Ariano, Chiara Baldini, Paolo Polvani, Rodolfo Cernilogar, Virginia Farina, Silvia Secco
hanno unito le loro voci con la musica di Simone Martinetto
componendo un canto corale per augurarvi
Buon Natale!
C’è un silenzio che sembra quando nevica e ci si aspetta un miracolo dalla notte fuori dalla finestra, si trattiene il respiro scostando la tenda, si tace davanti a tutto quel bianco. C’è un silenzio che sembra che le stagioni siano sospese e la primavera fuori di qui non debba mai più arrivare. |
Claudia Zironi |
Sono questi dunque i giorni corti? L’onda buia nella notte vince se ripone il velo del mattino? Abbiamo impastato tanti dei che si ergono a difesa di quel poco che rimane: obbedienti ai nostri desideri ammantati di candele, ricoperti di canti di rinascita. |
Sandro Pecchiari |
Ma della nascita a chi interessa più? Noi che facciamo di vite rottami e marce forzate lungo confini spinati, dell’aria veleni e di diritti sogni mancati. Da dentro il vetro la favola tace. Donna, donna sia la custode della miglior specie. |
Giorgia Monti |
Io ho una scorta di candele e dolci provviste per la notte ti aspetto accoccolata nell’incavo del fosso dove la primavera rotolerà pervinche e ondate di primule spennellando i talloni spaccati dal freddo ma adesso dovresti reggere questa fiamma dovresti aspettare la neve e pensarla rossa e durevole come i versi che ti porgo. |
Elisabetta Sancino |
Natale caldo e senza neve rinfrescato dai venti alisei segnale di un inverno altrove in un tropico onde la felicità trascende l’ultimo pezzo di candela rimasta nelle pareti d’una vecchia lanterna colorata dalle mie mani bagnate dal sole. |
Lina Scarpati Manotas |
Ma tu che detesti l’interno rifugio del gelo d’occidente e che desideri la vita che si fa vita oltre i muri immagini un Natale senza confini e senza riti dove il solo consumo è quello delle labbra per i troppi baci dove non si torna a casa ma si parte dove non ci si incontra ma ci si cerca dove ci si dimentica e ci si ritrova. |
Emanuela Rambaldi |
Non credi a saluti natalizi forse perché non sai dove celebrare: a chi racconterai di Gesù Bambino o di Babbo Natale? Non costruirai presepi ma conti defunti che non siederanno alla tua tavola, dimenticati in un pugno di risaie. |
Luca Ariano |
Così ti sazi di zenzero e ricordi un filo di pipa tiepida, l’ago del pungitopo per cucirti il sorriso. Vegli ancora l’alternanza del giorno e danzi quasi immobile come una corolla che accetta il sole e di notte si abbraccia. |
Chiara Baldini |
Quanto sole portare negli occhi e sulla faccia, quanto sole impresso sulla pelle, e quanto in tasca e quanto sole necessita in contanti, in dote, in quali dosi, impilato dove, assembrato secondo quali esigenze, quali necessità. |
Paolo Polvani |
Prova a essere gentile con gli spiriti, con le ombre e l’inverno, il ghiaccio sulle dita, le palpebre socchiuse, le scale di campagna, gli ombrelli abbandonati. |
Rodolfo Cernilogar |
E intanto ascolta la linfa muta che tutta si è raccolta nell’interno, al cuore ruvido dei rami, nudi, spogli fino alle radici, sotto la terra fredda che non trema, e riposa in un calore più lontano nell’attesa di un germoglio custodito a promessa di un’altra primavera. |
Virginia Farina |
Prova a celebrare il rito: tuo, del tuo interiore (muto e lieve) bianco scendere, dal respirare al cuore. Trovati un silenzio universale, condividilo coi bulbi in sotterranea cova, con il sonno delle bestie nelle tane con il sonno dei bambini che verranno: pace dopo sia di neve misteriosa, pace d’attesa, pace di cosa non ancora (non del tutto) non precisamente data ma promessa. |
Silvia Secco |
27/12/2021 alle 17:30
Come scrive la Gualtieri: 🙂
“In quest’ora della sera
da questo punto del mondo”
Io vi ringrazio!
Buone Feste.
Antonella Facchinelli
27/12/2021 alle 17:35
Grazie per l’apprezzamento, buone feste di cuore a te, Antonella 🙂