I profili poetici di Versante Ripido

La settimana si apre con i versi di Luca Ariano.
Redattore di Atelier e de Le Voci della Luna, oltre che di Versante Ripido, cura sul nostro blog la rubrica "Angoli di Poesia", uno sguardo tra nuovi libri e inediti di poeti contemporanei.
Tra i vari progetti, Luca è ora coinvolto nell'organizzazione della seconda edizione del Premio che verrà bandito a settembre.
La settimana si apre con i versi di Luca Ariano.
Redattore di Atelier e de Le Voci della Luna, oltre che di Versante Ripido, cura sul nostro blog la rubrica "Angoli di Poesia", uno sguardo tra nuovi libri e inediti di poeti contemporanei.
Tra i vari progetti, Luca è ora coinvolto nell'organizzazione della seconda edizione del Premio che verrà bandito a settembre.

Giovanni Luca Asmundo (Palermo 1987) vive a Venezia, dove ha conseguito un Dottorato presso l’Università IUAV e dove lavora nel campo dell’architettura, della ricerca universitaria e della didattica .
Sue sillogi di poesia sono pubblicate in “Trittico d’esordio” a cura di Anna Maria Curci (Cofine, 2017), “Stanze d’isola” (Premio Felix 2016: Oèdipus, 2017). “Disattese. Coro di donne mediterranee” (Versante Ripido, 2019, con postfazione di Cinzia Demi) è il suo lavoro più recente. Vincitore e finalista in diversi concorsi, sue poesie e prose liriche sono inoltre pubblicate in antologie, riviste e blog letterari, tra i quali Poetarum Silva, La macchina sognante/The Dreaming Machine, La poesia e lo spirito, La foce e la sorgente, Un posto di vacanza, Gateway for the fourth dimension , La lanterna del pescatore, Il sasso nello stagno, Poliscritture, Prospektiva, La Masnada . È presente in antologie cartacee internazionali tra le quali Poesia e luce : Venezia, a cura di Marco Nereo Rotelli (2015) e in tre ebook antologici a cura del blog La presenza di Èrato. Nel 2019 una sua silloge inedita è stata segnalata al Premio di Poesia e Prosa Lorenzo Montano. È tra i fondatori del progetto intermediale di poesia e fotografia Topografia di uno smarrimento ed è stato co-curatore di Congiunzioni Festival internazionale di poesia e videoarte, ideato da Maria Grazia Galatà. Promuove progetti di scrittura e fotografia su diversi temi quali migrazioni e dialogo, cura dei luoghi, riflessioni sulla città e il paesaggio contemporanei, che raccoglie sul blog Peripli.
Giovanni Luca Asmundo (Palermo 1987) vive a Venezia, dove ha conseguito un Dottorato presso l’Università IUAV e dove lavora nel campo dell’architettura, della ricerca universitaria e della didattica .
Sue sillogi di poesia sono pubblicate in “Trittico d’esordio” a cura di Anna Maria Curci (Cofine, 2017), “Stanze d’isola” (Premio Felix 2016: Oèdipus, 2017). “Disattese. Coro di donne mediterranee” (Versante Ripido, 2019, con postfazione di Cinzia Demi) è il suo lavoro più recente. Vincitore e finalista in diversi concorsi, sue poesie e prose liriche sono inoltre pubblicate in antologie, riviste e blog letterari, tra i quali Poetarum Silva, La macchina sognante/The Dreaming Machine, La poesia e lo spirito, La foce e la sorgente, Un posto di vacanza, Gateway for the fourth dimension , La lanterna del pescatore, Il sasso nello stagno, Poliscritture, Prospektiva, La Masnada . È presente in antologie cartacee internazionali tra le quali Poesia e luce : Venezia, a cura di Marco Nereo Rotelli (2015) e in tre ebook antologici a cura del blog La presenza di Èrato. Nel 2019 una sua silloge inedita è stata segnalata al Premio di Poesia e Prosa Lorenzo Montano. È tra i fondatori del progetto intermediale di poesia e fotografia Topografia di uno smarrimento ed è stato co-curatore di Congiunzioni Festival internazionale di poesia e videoarte, ideato da Maria Grazia Galatà. Promuove progetti di scrittura e fotografia su diversi temi quali migrazioni e dialogo, cura dei luoghi, riflessioni sulla città e il paesaggio contemporanei, che raccoglie sul blog Peripli.

Chiara Baldini è nata a Roma nel 1976. Attualmente vive a Ravenna, per la ragione più bella.
Si dedica alla scrittura, in particolare alla poesia.
Finalista al premio “Ulteriora Mirari – 2012”, è presente nell’antologia “Fragmenta, Volume II” (Ed. Smasher). Alcuni suoi inediti hanno ricevuto la menzione della giuria al premio Renato Giorgi 2013, altri sono stati pubblicati in rete.
Nel 2016 si è classificata terza al premio nazionale “Poesia senza confine” 2016, promosso dall’associazione culturale La Guglia.
Nello stesso anno ha pubblicato la sua prima raccolta, "Prugne sulla pelle" (Samuele Editore).
Collabora attualmente con la nostra associazione e sarà una delle voci poetiche presenti all'evento "Canti per chi riposa - Appuntamento con la poesia, la musica e l'arte", che si terrà sabato 30 ottobre presso il cimitero monumentale della Certosa di Bologna.
Chiara Baldini è nata a Roma nel 1976. Attualmente vive a Ravenna, per la ragione più bella.
Si dedica alla scrittura, in particolare alla poesia.
Finalista al premio “Ulteriora Mirari – 2012”, è presente nell’antologia “Fragmenta, Volume II” (Ed. Smasher). Alcuni suoi inediti hanno ricevuto la menzione della giuria al premio Renato Giorgi 2013, altri sono stati pubblicati in rete.
Nel 2016 si è classificata terza al premio nazionale “Poesia senza confine” 2016, promosso dall’associazione culturale La Guglia.
Nello stesso anno ha pubblicato la sua prima raccolta, "Prugne sulla pelle" (Samuele Editore).
Collabora attualmente con la nostra associazione e sarà una delle voci poetiche presenti all'evento "Canti per chi riposa - Appuntamento con la poesia, la musica e l'arte", che si terrà sabato 30 ottobre presso il cimitero monumentale della Certosa di Bologna.

Daniele Barbieri vive quasi da sempre a Bologna, pur essendo nato non molto lontano, e insegna presso l’Accademia di Belle Arti.
Ha pubblicato, oltre a tanti articoli, diversi libri di carattere teorico sulla semiotica, sul fumetto e la comunicazione visiva, sulla musica e anche sulla poesia: "Valvoforme valvocolori" (Idea Books 1990), "I linguaggi del fumetto" (Bompiani 1991), "Questioni di ritmo. L’analisi tensiva dei testi televisivi" (Eri/Rai 1996), "Nel corso del testo. Una teoria della tensione e del ritmo" (Bompiani 2004), "Tensioni, interpretazione, protonarratività" (a cura di, numero monografico di VS, 98-99, 2004), "L’ascolto musicale. Condotte, pratiche, grammatiche" (a cura di, LIM 2008), "Breve storia della letteratura a fumetti "(Carocci 2009), "Il pensiero disegnato. Saggi sulla letteratura a fumetti europea" (Coniglio 2010), "Guardare e leggere. La comunicazione visiva dalla pittura alla tipografia" (Carocci 2011), "Il linguaggio della poesia" (Bompiani 2011), "Maestri del fumetto" (Tunuè 2012), "Semiotica del fumetto" (Carocci 2017), "Letteratura a fumetti? Le impreviste avventure del racconto" (ComicOut 2019).
Ha pubblicato due raccolte di poesie: "La nostra vita, e altro" (Campanotto 2004) e "Distonia" (Kurumuny 2018). Un’altra silloge, "Canzonette", è apparsa nel volume collettivo Emozioni in marcia (Fara Editore 2015).
Le sue poesie si possono leggere settimanalmente sul blog ancoraunaltrome.wordpress.com.
Altre info su di lui, e sue riflessioni sul mondo, all’indirizzo www.guardareleggere.net.
Daniele Barbieri vive quasi da sempre a Bologna, pur essendo nato non molto lontano, e insegna presso l’Accademia di Belle Arti.
Ha pubblicato, oltre a tanti articoli, diversi libri di carattere teorico sulla semiotica, sul fumetto e la comunicazione visiva, sulla musica e anche sulla poesia: "Valvoforme valvocolori" (Idea Books 1990), "I linguaggi del fumetto" (Bompiani 1991), "Questioni di ritmo. L’analisi tensiva dei testi televisivi" (Eri/Rai 1996), "Nel corso del testo. Una teoria della tensione e del ritmo" (Bompiani 2004), "Tensioni, interpretazione, protonarratività" (a cura di, numero monografico di VS, 98-99, 2004), "L’ascolto musicale. Condotte, pratiche, grammatiche" (a cura di, LIM 2008), "Breve storia della letteratura a fumetti "(Carocci 2009), "Il pensiero disegnato. Saggi sulla letteratura a fumetti europea" (Coniglio 2010), "Guardare e leggere. La comunicazione visiva dalla pittura alla tipografia" (Carocci 2011), "Il linguaggio della poesia" (Bompiani 2011), "Maestri del fumetto" (Tunuè 2012), "Semiotica del fumetto" (Carocci 2017), "Letteratura a fumetti? Le impreviste avventure del racconto" (ComicOut 2019).
Ha pubblicato due raccolte di poesie: "La nostra vita, e altro" (Campanotto 2004) e "Distonia" (Kurumuny 2018). Un’altra silloge, "Canzonette", è apparsa nel volume collettivo Emozioni in marcia (Fara Editore 2015).
Le sue poesie si possono leggere settimanalmente sul blog ancoraunaltrome.wordpress.com.
Altre info su di lui, e sue riflessioni sul mondo, all’indirizzo www.guardareleggere.net.

Alberto Bertoni (Modena 1955) è poeta, critico e professore ordinario di Letteratura Italiana contemporanea presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.
Tra le sue pubblicazioni saggistiche ricordiamo "La poesia contemporanea" (il Mulino 2012), "Poesia italiana dal Novecento a oggi" (Marietti 2019), "Una questione finale. Poesia e pensiero da Auschwitz" (Book Editore 2020).
Sul versante poetico è autore dei volumi "Lettere stagionali" (Book Editore 1996, con una nota di Giovanni Giudici), suo esordio, "Tatì" (Book Editore, 1999, omaggio in versi di Gianni D'Elia), "Il catalogo è questo. Poesie 1978-2000" (Il Cavaliera Azzurro, 2000, intervento di Roberto Barbolini), "Ho visto perdere Varenne" (Manni, 2006, prefazione di Niva Lorenzini), "Ricordi di Alzheimer" (Book Editore, 2008, 2012, 2016, accompagnate da una poesia in versi pavanesi di Francesco Guccini e da una nota critica di Milo De Angelis), "Traversate" (SEF, 2014, prefazione di Paolo Valesio).
Si ricordano inoltre "Le cose dopo" (2003), "Il letto vuoto" (2012) e "Poesie 1980-2014" (2018), pubblicati da Aragno.
A maggio di quest’anno è entrato nella collana di maggior prestigio poetico in Italia, la bianca Einaudi, con "L’Isola dei topi".
Suoi testi sono stati tradotti in russo, inglese, francese, ceco, ungherese e romeno (Amintiri din Alzheimer. O poveste, Eikon, Bucuresti 2017, traduzione e cura di Eliza Macadan). Una sua antologia poetica è stata tradotta e pubblicata in lingua spagnola: "El guardian del lugàr", Biblioteca fip, Granada 2010 (traduzione e cura di Raquel Lanseros e Fernando Valverde).
Alberto Bertoni (Modena 1955) è poeta, critico e professore ordinario di Letteratura Italiana contemporanea presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.
Tra le sue pubblicazioni saggistiche ricordiamo "La poesia contemporanea" (il Mulino 2012), "Poesia italiana dal Novecento a oggi" (Marietti 2019), "Una questione finale. Poesia e pensiero da Auschwitz" (Book Editore 2020).
Sul versante poetico è autore dei volumi "Lettere stagionali" (Book Editore 1996, con una nota di Giovanni Giudici), suo esordio, "Tatì" (Book Editore, 1999, omaggio in versi di Gianni D'Elia), "Il catalogo è questo. Poesie 1978-2000" (Il Cavaliera Azzurro, 2000, intervento di Roberto Barbolini), "Ho visto perdere Varenne" (Manni, 2006, prefazione di Niva Lorenzini), "Ricordi di Alzheimer" (Book Editore, 2008, 2012, 2016, accompagnate da una poesia in versi pavanesi di Francesco Guccini e da una nota critica di Milo De Angelis), "Traversate" (SEF, 2014, prefazione di Paolo Valesio).
Si ricordano inoltre "Le cose dopo" (2003), "Il letto vuoto" (2012) e "Poesie 1980-2014" (2018), pubblicati da Aragno.
A maggio di quest’anno è entrato nella collana di maggior prestigio poetico in Italia, la bianca Einaudi, con "L’Isola dei topi".
Suoi testi sono stati tradotti in russo, inglese, francese, ceco, ungherese e romeno (Amintiri din Alzheimer. O poveste, Eikon, Bucuresti 2017, traduzione e cura di Eliza Macadan). Una sua antologia poetica è stata tradotta e pubblicata in lingua spagnola: "El guardian del lugàr", Biblioteca fip, Granada 2010 (traduzione e cura di Raquel Lanseros e Fernando Valverde).

Per completare il nostro "rito di benvenuto", lo spazio dei Profili Poetici oggi è dedicato alla poesia di Valeria Bianchi Mian.
Psicoterapeuta individuale e di gruppo con formazione in Psicodramma Analitico Individuativo, Valeria è nata a Milano, ma ha scelto Torino come città in cui coniugare la professione clinica con la scrittura, la poesia e il disegno.
Ha creato il Metodo Tarotdramma®, intreccio di tecniche espressive, Psicodramma e scrittura poetica che mette al centro del processo le carte dei Tarocchi e immagini artistiche archetipiche (www.tarotdramma.com). Fa parte del progetto Medicamenta – lingua di donna e altre scritture: percorsi esperienziali di Poetry Therapy e produzione di antologie poetiche (“Maternità marina”, Terra d’Ulivi Edizioni, 2020; illustrazioni per “Confine donna“, Vita Activia Nuova, 2022). È speaker per Radio Morpheus (www.radiomorpheus.it).
Ha pubblicato articoli di psicologia per riviste di settore. Libri: “Utero in anima” (Bianchi Mian V., Ceresa S.G., Putti S.), Lithos Edizioni, 2016; “Psicosociologia della genitorialità” (AAVV, a cura di Martini S.A.), Golem Edizioni, 2017; “Amori 4.0” (AAVV), Alpes Italia, 2018; “Voci di donna. Il complesso intreccio tra Psicologia e Femminismo” (AAVV, a cura di Martini S.A.), Edizioni Underground, 2019. Redattrice per Psiconline.it e per la rivista di cultura letteraria Oubliette Magazine. Ha curato l’antologia “Poesie Aeree”, Matisklo Edizioni, 2014; ha scritto e illustrato “Favolesvelte”, Golem Edizioni, 2016; “Non è colpa mia”, Golem Edizioni, 2018, “Vit(amor)te. Poesie per arcani maggiori”, Miraggi Edizioni, 2020.
foto di Maurizio Puato (dettaglio, originale a colori)
Per completare il nostro "rito di benvenuto", lo spazio dei Profili Poetici oggi è dedicato alla poesia di Valeria Bianchi Mian.
Psicoterapeuta individuale e di gruppo con formazione in Psicodramma Analitico Individuativo, Valeria è nata a Milano, ma ha scelto Torino come città in cui coniugare la professione clinica con la scrittura, la poesia e il disegno.
Ha creato il Metodo Tarotdramma®, intreccio di tecniche espressive, Psicodramma e scrittura poetica che mette al centro del processo le carte dei Tarocchi e immagini artistiche archetipiche (www.tarotdramma.com). Fa parte del progetto Medicamenta – lingua di donna e altre scritture: percorsi esperienziali di Poetry Therapy e produzione di antologie poetiche (“Maternità marina”, Terra d’Ulivi Edizioni, 2020; illustrazioni per “Confine donna“, Vita Activia Nuova, 2022). È speaker per Radio Morpheus (www.radiomorpheus.it).
Ha pubblicato articoli di psicologia per riviste di settore. Libri: “Utero in anima” (Bianchi Mian V., Ceresa S.G., Putti S.), Lithos Edizioni, 2016; “Psicosociologia della genitorialità” (AAVV, a cura di Martini S.A.), Golem Edizioni, 2017; “Amori 4.0” (AAVV), Alpes Italia, 2018; “Voci di donna. Il complesso intreccio tra Psicologia e Femminismo” (AAVV, a cura di Martini S.A.), Edizioni Underground, 2019. Redattrice per Psiconline.it e per la rivista di cultura letteraria Oubliette Magazine. Ha curato l’antologia “Poesie Aeree”, Matisklo Edizioni, 2014; ha scritto e illustrato “Favolesvelte”, Golem Edizioni, 2016; “Non è colpa mia”, Golem Edizioni, 2018, “Vit(amor)te. Poesie per arcani maggiori”, Miraggi Edizioni, 2020.
foto di Maurizio Puato (dettaglio, originale a colori)

Sonia Caporossi (Tivoli, 1973), è musicista (con i Void Generator: Phantom Hell And Soar Angelic, Phonosphera Records 2010; Collision EP, 2011; Supersound, 2014; Prodromi, 2017; Anatomy of a Trip, 2019); narratrice (Opus Metachronicum, Corrimano, Palermo 2014, seconda ed. 2015; Deaths in Venice. Racconti dalla laguna, a cura di L. Liberale, Carteggi Letterari 2017; Hypnerotomachia Ulixis, Carteggi Letterari, Messina 2019; Opus Metamorphicum, Acireale, A&B Edizioni 2021); critica letteraria e curatrice (Un anno di Critica Impura, Web Press, Milano 2013; Poeti della lontananza, Marco Saya, Milano 2014, con A. Pierangeli; Pasolini, una diversità consapevole a cura di E. Campi, Marco Saya, 2015; Da che verso stai? Indagine sulle scritture che vanno e non vanno a capo in Italia, oggi, Marco Saya, 2017; La Parola Informe. Esplorazioni e nuove scritture dell'ultracontemporaneità, Marco Saya, 2018; La gentilezza dell’Angelo. Viaggio antologico nello Stilnovismo, Marco Saya 2019; Diradare l’ombra, antologia di critica e testi per Claudia Zironi, Marco Saya 2019; Le nostre (de)posizioni. Pesi e contrappesi nella poesia contemporanea emiliano-romagnola, con E. Campi, Bonanno, Acireale 2020; G. Leopardi, L’infinita solitudine. Antologia ragionata delle poesie, Marco Saya 2020)); poetessa (La consolazione della poesia a cura di F. D’Amato, Ianieri Edizioni, Pescara 2015; Erotomaculae, Algra, Catania 2016; Alla luce di una candela, in riva all’Oceano a cura di L. Leone, L’Erudita, Roma 2018; La forma dell’anima altrui. Poesie in omaggio a Seamus Heaney, a cura di M. G. Calandrone e M. Sonzogni, LietoColle, Faloppio 2019; Taccuino dell’urlo, Marco Saya 2020); saggista (La pietà del pensiero. Heidegger e i Quaderni Neri a cura di F. Brencio, Aguaplano, Perugia 2015). Il suo ultimo libro di poesie è Taccuino della madre, per la collana Gemme di Progetto Cultura Edizioni con la prefazione di Cinzia Marulli. È in uscita per Terra d’Ulivi Edizioni il Taccuino della cura, che chiuderà la trilogia dei Taccuini. Dirige per Marco Saya Edizioni la collana di classici italiani e stranieri La Costante Di Fidia. Dirige inoltre i blog Critica Impura, Poesia Ultracontemporanea, disartrofonie, collabora alle riviste online Poesia del Nostro Tempo, Versante Ripido, Bibbia d’Asfalto e Chimera Videogiornale di Poesia; inoltre conduce su NorthStar WebRadio la trasmissione Moonstone: suoni e rumori del vecchio e del nuovo millennio. Vive e lavora nei pressi di Roma.
Sonia Caporossi (Tivoli, 1973), è musicista (con i Void Generator: Phantom Hell And Soar Angelic, Phonosphera Records 2010; Collision EP, 2011; Supersound, 2014; Prodromi, 2017; Anatomy of a Trip, 2019); narratrice (Opus Metachronicum, Corrimano, Palermo 2014, seconda ed. 2015; Deaths in Venice. Racconti dalla laguna, a cura di L. Liberale, Carteggi Letterari 2017; Hypnerotomachia Ulixis, Carteggi Letterari, Messina 2019; Opus Metamorphicum, Acireale, A&B Edizioni 2021); critica letteraria e curatrice (Un anno di Critica Impura, Web Press, Milano 2013; Poeti della lontananza, Marco Saya, Milano 2014, con A. Pierangeli; Pasolini, una diversità consapevole a cura di E. Campi, Marco Saya, 2015; Da che verso stai? Indagine sulle scritture che vanno e non vanno a capo in Italia, oggi, Marco Saya, 2017; La Parola Informe. Esplorazioni e nuove scritture dell'ultracontemporaneità, Marco Saya, 2018; La gentilezza dell’Angelo. Viaggio antologico nello Stilnovismo, Marco Saya 2019; Diradare l’ombra, antologia di critica e testi per Claudia Zironi, Marco Saya 2019; Le nostre (de)posizioni. Pesi e contrappesi nella poesia contemporanea emiliano-romagnola, con E. Campi, Bonanno, Acireale 2020; G. Leopardi, L’infinita solitudine. Antologia ragionata delle poesie, Marco Saya 2020)); poetessa (La consolazione della poesia a cura di F. D’Amato, Ianieri Edizioni, Pescara 2015; Erotomaculae, Algra, Catania 2016; Alla luce di una candela, in riva all’Oceano a cura di L. Leone, L’Erudita, Roma 2018; La forma dell’anima altrui. Poesie in omaggio a Seamus Heaney, a cura di M. G. Calandrone e M. Sonzogni, LietoColle, Faloppio 2019; Taccuino dell’urlo, Marco Saya 2020); saggista (La pietà del pensiero. Heidegger e i Quaderni Neri a cura di F. Brencio, Aguaplano, Perugia 2015). Il suo ultimo libro di poesie è Taccuino della madre, per la collana Gemme di Progetto Cultura Edizioni con la prefazione di Cinzia Marulli. È in uscita per Terra d’Ulivi Edizioni il Taccuino della cura, che chiuderà la trilogia dei Taccuini. Dirige per Marco Saya Edizioni la collana di classici italiani e stranieri La Costante Di Fidia. Dirige inoltre i blog Critica Impura, Poesia Ultracontemporanea, disartrofonie, collabora alle riviste online Poesia del Nostro Tempo, Versante Ripido, Bibbia d’Asfalto e Chimera Videogiornale di Poesia; inoltre conduce su NorthStar WebRadio la trasmissione Moonstone: suoni e rumori del vecchio e del nuovo millennio. Vive e lavora nei pressi di Roma.

Oggi questo spazio è dedicato alla poesia di Rodolfo Cernilogar, che nel suo ritmo cantabile sa sempre brillare, quotidiana, coinvolgente e profonda.
Come scrive Francesca Del Moro nella postfazione di “Parlando D’Altro”, da cui sono tratti i versi che abbiamo scelto, “le sue poesie sanno di pane appena sfornato, di vino invecchiato in botti pregiate: goderne è semplice ma questa semplicità deriva dalla perizia artigiana e dalla cura amorevole di chi ha imparato a fare il pane e il vino buono. Rodolfo si è disposto con umiltà all’ascolto di tanti poeti (si ritrovano qui echi di Montale, Leopardi, Sereni, Penna e Pavese, tra gli altri) e ne ha distillato una voce propria.”
Rodolfo Cernilogar è nato a Pisa nel 1975 ed è cresciuto in Maremma. Attualmente vive a Bologna.
Ha pubblicato le raccolte poetiche “Argento di lumaca” (LietoColle, 2006) e “Parlando d’altro” (Cicorivolta Edizioni, 2014).
È tra i poeti “di Bologna” in “Centrale di transito (ceci n'est pas une anthologie)”, pubblicata da Perrone editore nel 2016.
Sta ultimando la nuova raccolta “Portano doni”.
Da alcuni mesi fa parte di Versante Ripido.
Oggi questo spazio è dedicato alla poesia di Rodolfo Cernilogar, che nel suo ritmo cantabile sa sempre brillare, quotidiana, coinvolgente e profonda.
Come scrive Francesca Del Moro nella postfazione di “Parlando D’Altro”, da cui sono tratti i versi che abbiamo scelto, “le sue poesie sanno di pane appena sfornato, di vino invecchiato in botti pregiate: goderne è semplice ma questa semplicità deriva dalla perizia artigiana e dalla cura amorevole di chi ha imparato a fare il pane e il vino buono. Rodolfo si è disposto con umiltà all’ascolto di tanti poeti (si ritrovano qui echi di Montale, Leopardi, Sereni, Penna e Pavese, tra gli altri) e ne ha distillato una voce propria.”
Rodolfo Cernilogar è nato a Pisa nel 1975 ed è cresciuto in Maremma. Attualmente vive a Bologna.
Ha pubblicato le raccolte poetiche “Argento di lumaca” (LietoColle, 2006) e “Parlando d’altro” (Cicorivolta Edizioni, 2014).
È tra i poeti “di Bologna” in “Centrale di transito (ceci n'est pas une anthologie)”, pubblicata da Perrone editore nel 2016.
Sta ultimando la nuova raccolta “Portano doni”.
Da alcuni mesi fa parte di Versante Ripido.

Questo primo anno di Profili Poetici si chiude con le parole di Gianfranco Corona, poeta, amico, occhio fotografico sempre presente ai nostri eventi.
Un augurio speciale in suo stile, perché ci ha insegnato a credere che "tutto si trasformerà!".
Gianfranco Corona (Codigoro, FE) poeta, scrive dall’età di 13 anni; vive a Bologna. Nel 1984 l’Unità ha pubblicato alcune sue liriche nella rubrica ”Fatti in poesia” curata da Roberto Roversi. Ha fatto parte del gruppo (Promozione Culturale) “Assolutamente Azzurro”. È inserito in varie antologie e alcune riviste letterarie, inoltre ha presentato le sue poesie in varie performance. Per la sua attività poetica ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti. Ha pubblicato varie raccolte tra le quali ricordiamo “Perché ritorno l'alba” (1978), ”Se l'inverno non vuole morire” (1980), ”POeSIA” (1993), ”I r-umori dell'anima” (1995), (vincitore del secondo premio “Pagine” Bologna città europea 2000). A gennaio 2011 è uscito “Il risveglio dell'alba” (edito da Albatros il filo, vincitore del secondo premio Salvatore Quasimodo 2017), presentato il 20 maggio 2011 a Villa Aretusi BO, il 10 settembre 2011 alla Biblioteca G. Bassani di Codigoro (FE) , il 7 ottobre 2011 al Centro Sociale di Borgonuovo (Sasso Marconi) e il 23 Luglio 2014 nella rassegna “Sapori di mare.. sapori di libri e vini” al Lido di Volano (FE). Il 30 maggio 2011 è stato intervistato presso la libreria ”Il Filo” a Roma. L’intervista è apparsa nelle trasmissioni televisive “Se scrivendo”, ”Bookshelf", ”10 libri” su SKY canale 830 (giugno 2011). Ha presentato la performance in un foto video di Sauro Corona “Dei lividi sull'anima”, organizzata ma marzo 2012 da “Le voci della Luna” a Sasso Marconi, il 19 agosto a Scola di Grizzana Morandi, il 24 agosto a Monzuno, il 25 luglio 2013 a Minerbio (BO) e il 25 marzo 2014 a Bologna . Il 7 settembre 2012 presso la libreria delle Moline a Bologna nell’ambito delle iniziative a cura della Casa dei Pensieri alla Festa dell’Unità, ha presentato insieme a Nicoletta Poli, Ines Cavicchioli, Nino Campisi e Giovanni Ghiselli la rivista filosofica online “Le ali di Icaro”. Il 9 novembre 2013 è stato premiato a Milano al Concorso letterario Ambiart.3° premio assoluto. Nel 2014 ha partecipato alle manifestazioni: a Bologna dei “100 Thousand Poets for Change” e a Ferrara “Poeti in strada e le strade con i Poeti” e ad altri eventi culturali nella provincia di Bologna e Ravenna. Ha fatto parte dello staff della rassegna “Incontrarsi intorno ad una passione” (Bologna), presentando dal 2013 al 2019 diverse performance poetiche, lo hanno visto anche protagonista nell’ambito di mostre pittoriche e kermesse di vario genere. Suggestivo ed emotivamente coinvolgente, il connubio con il fotografo Sauro Corona (fratello del poeta stesso) che traduce in immagini e video le sue liriche. Inoltre ha fatto parte dello staff della rassegna “I GiovediDiversi” dell’associazione Versante Ripido. Nel 2018 è stato finalista al Premio “Claudia Ruggieri” e ha preso parte alla manifestazione artistica “Il paese di Leonardo” Imola 11 luglio 2018 con “la pacchia è strafinita”.
Questo primo anno di Profili Poetici si chiude con le parole di Gianfranco Corona, poeta, amico, occhio fotografico sempre presente ai nostri eventi.
Un augurio speciale in suo stile, perché ci ha insegnato a credere che "tutto si trasformerà!".
Gianfranco Corona (Codigoro, FE) poeta, scrive dall’età di 13 anni; vive a Bologna. Nel 1984 l’Unità ha pubblicato alcune sue liriche nella rubrica ”Fatti in poesia” curata da Roberto Roversi. Ha fatto parte del gruppo (Promozione Culturale) “Assolutamente Azzurro”. È inserito in varie antologie e alcune riviste letterarie, inoltre ha presentato le sue poesie in varie performance. Per la sua attività poetica ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti. Ha pubblicato varie raccolte tra le quali ricordiamo “Perché ritorno l'alba” (1978), ”Se l'inverno non vuole morire” (1980), ”POeSIA” (1993), ”I r-umori dell'anima” (1995), (vincitore del secondo premio “Pagine” Bologna città europea 2000). A gennaio 2011 è uscito “Il risveglio dell'alba” (edito da Albatros il filo, vincitore del secondo premio Salvatore Quasimodo 2017), presentato il 20 maggio 2011 a Villa Aretusi BO, il 10 settembre 2011 alla Biblioteca G. Bassani di Codigoro (FE) , il 7 ottobre 2011 al Centro Sociale di Borgonuovo (Sasso Marconi) e il 23 Luglio 2014 nella rassegna “Sapori di mare.. sapori di libri e vini” al Lido di Volano (FE). Il 30 maggio 2011 è stato intervistato presso la libreria ”Il Filo” a Roma. L’intervista è apparsa nelle trasmissioni televisive “Se scrivendo”, ”Bookshelf", ”10 libri” su SKY canale 830 (giugno 2011). Ha presentato la performance in un foto video di Sauro Corona “Dei lividi sull'anima”, organizzata ma marzo 2012 da “Le voci della Luna” a Sasso Marconi, il 19 agosto a Scola di Grizzana Morandi, il 24 agosto a Monzuno, il 25 luglio 2013 a Minerbio (BO) e il 25 marzo 2014 a Bologna . Il 7 settembre 2012 presso la libreria delle Moline a Bologna nell’ambito delle iniziative a cura della Casa dei Pensieri alla Festa dell’Unità, ha presentato insieme a Nicoletta Poli, Ines Cavicchioli, Nino Campisi e Giovanni Ghiselli la rivista filosofica online “Le ali di Icaro”. Il 9 novembre 2013 è stato premiato a Milano al Concorso letterario Ambiart.3° premio assoluto. Nel 2014 ha partecipato alle manifestazioni: a Bologna dei “100 Thousand Poets for Change” e a Ferrara “Poeti in strada e le strade con i Poeti” e ad altri eventi culturali nella provincia di Bologna e Ravenna. Ha fatto parte dello staff della rassegna “Incontrarsi intorno ad una passione” (Bologna), presentando dal 2013 al 2019 diverse performance poetiche, lo hanno visto anche protagonista nell’ambito di mostre pittoriche e kermesse di vario genere. Suggestivo ed emotivamente coinvolgente, il connubio con il fotografo Sauro Corona (fratello del poeta stesso) che traduce in immagini e video le sue liriche. Inoltre ha fatto parte dello staff della rassegna “I GiovediDiversi” dell’associazione Versante Ripido. Nel 2018 è stato finalista al Premio “Claudia Ruggieri” e ha preso parte alla manifestazione artistica “Il paese di Leonardo” Imola 11 luglio 2018 con “la pacchia è strafinita”.

Oggi dedichiamo lo spazio dei Profili Poetici a Marco Cosolo.
Friulano, associato di Versante Ripido, cultore della poesia della matematica.
Oggi dedichiamo lo spazio dei Profili Poetici a Marco Cosolo.
Friulano, associato di Versante Ripido, cultore della poesia della matematica.

Francesca Del Moro è nata a Livorno nel 1971 e vive a Bologna. Ha pubblicato i libri di poesia "Fuori Tempo" (Giraldi, 2005), "Non a sua immagine" (Giraldi, 2007), "Quella che resta" (Giraldi, 2008), "Gabbiani Ipotetici" (Cicorivolta, 2013), "Le conseguenze della musica" (Cicorivolta, 2014), "Gli obbedienti" (Cicorivolta, 2016), "Una piccolissima morte" (edizionifolli, 2017, ripubblicato nel 2018 come ebook nella collana Versante Ripido/LaRecherche) e "La statura della palma. Canti di martiri antiche" (Cofine, 2019).
Ha curato e tradotto numerosi volumi di saggistica e narrativa ed è autrice di una traduzione isometrica delle "Fleurs du Mal" di Charles Baudelaire, pubblicata da Le Cáriti nel 2010. Nel novembre del 2020 è uscita la sua traduzione dei "Derniers Vers" di Jules Laforgue, nella collana “La costante di Fidia” curata da Sonia Caporossi per i tipi di Marco Saya. Fa parte del collettivo Arts Factory e del Club Pavese+Tenco insieme a Federica Gonnelli e alla fondatrice Adriana M. Soldini, con le quali ha contribuito come traduttrice e performer ai cataloghi, alle opere di videoarte e alle performance di presentazione delle mostre collettive di arte contemporanea "Scorporo" (2011), "Into the Darkness" (2012) e "Look at Me!" (2013), nonché allo spettacolo "Rose gialle in una coppa nera" dedicato a Cesare Pavese e Luigi Tenco (2018). Propone performance di musica e poesia insieme alle Memorie dal SottoSuono. Nel 2013 ha pubblicato la biografia della rock band Placebo "La rosa e la corda. Placebo 20 Years", edita da Sound and Vision. Dal 2007 organizza eventi in collaborazione con varie realtà bolognesi e fa parte del comitato organizzativo del festival multidisciplinare Bologna in Lettere.
Francesca Del Moro sarà una delle voci poetiche presenti all'evento "Canti per chi riposa - Appuntamento con la poesia, la musica e l'arte", organizzato da Versante Ripido assieme all'associazione Areté di Mantova, che si terrà sabato 30 ottobre alla Certosa di Bologna.
Questo Profilo è un omaggio alla sua poesia.
Francesca Del Moro è nata a Livorno nel 1971 e vive a Bologna. Ha pubblicato i libri di poesia "Fuori Tempo" (Giraldi, 2005), "Non a sua immagine" (Giraldi, 2007), "Quella che resta" (Giraldi, 2008), "Gabbiani Ipotetici" (Cicorivolta, 2013), "Le conseguenze della musica" (Cicorivolta, 2014), "Gli obbedienti" (Cicorivolta, 2016), "Una piccolissima morte" (edizionifolli, 2017, ripubblicato nel 2018 come ebook nella collana Versante Ripido/LaRecherche) e "La statura della palma. Canti di martiri antiche" (Cofine, 2019).
Ha curato e tradotto numerosi volumi di saggistica e narrativa ed è autrice di una traduzione isometrica delle "Fleurs du Mal" di Charles Baudelaire, pubblicata da Le Cáriti nel 2010. Nel novembre del 2020 è uscita la sua traduzione dei "Derniers Vers" di Jules Laforgue, nella collana “La costante di Fidia” curata da Sonia Caporossi per i tipi di Marco Saya. Fa parte del collettivo Arts Factory e del Club Pavese+Tenco insieme a Federica Gonnelli e alla fondatrice Adriana M. Soldini, con le quali ha contribuito come traduttrice e performer ai cataloghi, alle opere di videoarte e alle performance di presentazione delle mostre collettive di arte contemporanea "Scorporo" (2011), "Into the Darkness" (2012) e "Look at Me!" (2013), nonché allo spettacolo "Rose gialle in una coppa nera" dedicato a Cesare Pavese e Luigi Tenco (2018). Propone performance di musica e poesia insieme alle Memorie dal SottoSuono. Nel 2013 ha pubblicato la biografia della rock band Placebo "La rosa e la corda. Placebo 20 Years", edita da Sound and Vision. Dal 2007 organizza eventi in collaborazione con varie realtà bolognesi e fa parte del comitato organizzativo del festival multidisciplinare Bologna in Lettere.
Francesca Del Moro sarà una delle voci poetiche presenti all'evento "Canti per chi riposa - Appuntamento con la poesia, la musica e l'arte", organizzato da Versante Ripido assieme all'associazione Areté di Mantova, che si terrà sabato 30 ottobre alla Certosa di Bologna.
Questo Profilo è un omaggio alla sua poesia.

Elisabetta Destasio nasce il 3 Maggio 1968 a Roma, dove vive. Scopre già dall’adolescenza, anche grazie all’amicizia paterna con Pier Paolo Pasolini, la predilezione per il componimento poetico. Dal 1995 lavora nell’ambito delle produzioni teatrali e musicali, collaborando con l’Accademia di Santa Cecilia di Roma e con artisti quali Carmelo Bene, Luciano Berio, Lina Sastri, Ennio Morricone. Dal 2013 intraprende l’attività di consulente editoriale ed editor. È stata elatrice in convegni dedicati al tema della lotta contro la violenza di genere, delega alla cultura per il Comune di Fiumicino dal 2013 al 2014, membro del comitato organizzativo del Premio Poesia Città di Fiumicino nel 2015 e 2016. Pubblicata da LietoColle Editore nell’Agenda Poetica 2013 e 2019, è presente nell’Atlante dei Poeti creato da Griselda, portale di letteratura del dipartimento di Italianistica dell’Università di Bologna. Ha ricevuto il “Premio Legalità Fiumicino 2018” per l’impegno civile e sociale svolto per la Fondazione Vassallo. Da settembre 2019 è curatrice e direttrice artistica della rassegna “Poeti in itinere”. Conduce “La parola nuda”, rubrica letteraria/poetica su rivista settimanale dal titolo La voce del Paese.
Ha pubblicato le raccolte di versi "Sogno d’acciaio" e "Corpo in animae", entrambe con Annales Edizioni (prefazione di Alberto Bertoni). Di prossima pubblicazione è la raccolta "Da luoghi profani", Opera terza.
Ha inoltre in corso d’opera "Di tutti e di nessuno", romanzo per Roma, "Inedita", un'opera in endecasillabi e "Donne senza voce", racconto/testimonianza di donne nel sud est dell’Africa. Conduce approfondimenti sul tema del dolore e della malattia, in collaborazione con l’équipe del Policlinico di Tor Vergata di Roma.
È infine membro della giuria per la sezione “prosa inedita” del Premio Versante Ripido – seconda edizione.
Elisabetta Destasio nasce il 3 Maggio 1968 a Roma, dove vive. Scopre già dall’adolescenza, anche grazie all’amicizia paterna con Pier Paolo Pasolini, la predilezione per il componimento poetico. Dal 1995 lavora nell’ambito delle produzioni teatrali e musicali, collaborando con l’Accademia di Santa Cecilia di Roma e con artisti quali Carmelo Bene, Luciano Berio, Lina Sastri, Ennio Morricone. Dal 2013 intraprende l’attività di consulente editoriale ed editor. È stata elatrice in convegni dedicati al tema della lotta contro la violenza di genere, delega alla cultura per il Comune di Fiumicino dal 2013 al 2014, membro del comitato organizzativo del Premio Poesia Città di Fiumicino nel 2015 e 2016. Pubblicata da LietoColle Editore nell’Agenda Poetica 2013 e 2019, è presente nell’Atlante dei Poeti creato da Griselda, portale di letteratura del dipartimento di Italianistica dell’Università di Bologna. Ha ricevuto il “Premio Legalità Fiumicino 2018” per l’impegno civile e sociale svolto per la Fondazione Vassallo. Da settembre 2019 è curatrice e direttrice artistica della rassegna “Poeti in itinere”. Conduce “La parola nuda”, rubrica letteraria/poetica su rivista settimanale dal titolo La voce del Paese.
Ha pubblicato le raccolte di versi "Sogno d’acciaio" e "Corpo in animae", entrambe con Annales Edizioni (prefazione di Alberto Bertoni). Di prossima pubblicazione è la raccolta "Da luoghi profani", Opera terza.
Ha inoltre in corso d’opera "Di tutti e di nessuno", romanzo per Roma, "Inedita", un'opera in endecasillabi e "Donne senza voce", racconto/testimonianza di donne nel sud est dell’Africa. Conduce approfondimenti sul tema del dolore e della malattia, in collaborazione con l’équipe del Policlinico di Tor Vergata di Roma.
È infine membro della giuria per la sezione “prosa inedita” del Premio Versante Ripido – seconda edizione.

Oggi ci accompagnano i versi di Virginia Farina, vincitrice nel 2019 del Premio Versante Ripido - Opera Prima con il suo "Oltremare", pubblicato da Terra d’Ulivi Edizioni.
Virginia è ora nella redazione di Versante Ripido e attiva nell’organizzazione della seconda edizione del Premio.
Oggi ci accompagnano i versi di Virginia Farina, vincitrice nel 2019 del Premio Versante Ripido - Opera Prima con il suo "Oltremare", pubblicato da Terra d’Ulivi Edizioni.
Virginia è ora nella redazione di Versante Ripido e attiva nell’organizzazione della seconda edizione del Premio.

Un omaggio alla poesia di Carlo Giacobbi, attento collaboratore del blog Versante ripido con le sue recensioni, alcune di prossima uscita.
I versi che abbiamo scelto sono tratti da un testo presente nella sua più recente raccolta "Vicende e chiarimenti" (Puntoacapo editrice, 2022), con i nostri migliori auguri per questo nuovo traguardo!
Carlo Giacobbi è nato a Rieti nel 1974. Nella città natale risiede e lavora. Ha manifestato, sin dalla prima giovinezza, interesse per la poesia, la letteratura, il teatro, la musica ed il canto.
Ha vinto diversi concorsi: “II edizione Concorso Nazionale Liberolibro”; “XXI Concorso di Poesia M. Kolbe”; “X edizione Concorso Letterario Salvatore Quasimodo”; “XXXV edizione Concorso Nazionale di poesia Terra D’agavi”; “XIV e XV edizione Concorso Letterario Internazionale Le Pieridi”; “Premio Letterario 2017 La Penna del Drago”; “Premio Internazionale di Poesia, Prosa e Arti Figurative Il Convivio 2016”; “Premio Nazionale Contest di scrittura creativa “H2O – L’acqua fa cultura 2020”. Finalista al Premio Montano.
Terzo classificato alla “VII edizione Concorso Internazionale Artistico Letterario Ambiart”; al “Premio Internazionale di Letteratura Sarzana Dantesca – Il Sigillo di Dante – V edizione”; al “Premio Internazionale di Poesia, Prosa e Arti Figurative Il Convivio 2017 e 2019”; al “Concorso Internazionale di Poesia Citta di Acqui Terme – XI edizione”.
Quarto classificato ex aequo al “Concorso Letterario Città di Grottammare – VIII edizione”. Quinto classificato al “Premio Nazionale di Poesia Pietro Borgognoni – XLIX”.
Premiato con medaglia d’onore al “X Premio Internazionale di Poesia Don Luigi Di Liegro”. Finalista alla “XI edizione del Concorso Nazionale di Poesia Cardinal Branda Castiglioni”. Ha ricevuto una menzione Speciale al “Premio Letterario Internazionale La girandola delle Parole – I edizione”.
Ha pubblicato le raccolte 𝘊𝘰𝘯𝘧𝘪𝘥𝘦𝘯𝘻𝘦 (Il Convivio Editore), 𝘝𝘦𝘳𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵’𝘶𝘰𝘮𝘰; 𝘖𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘷𝘪𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦; 𝘈𝘣𝘪𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘵𝘳𝘢𝘯𝘴𝘪𝘵𝘰 (Arcipelago Itaca) e la recente 𝘝𝘪𝘤𝘦𝘯𝘥𝘦 𝘦 𝘤𝘩𝘪𝘢𝘳𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪, (Puntoacapo editrice 2022).
Sue poesie sono comparse in blog letterari.
È nella redazione di Arcipelago Itaca e scrive recensioni, collaborando – ad esempio – con il nostro blog.
Un omaggio alla poesia di Carlo Giacobbi, attento collaboratore del blog Versante ripido con le sue recensioni, alcune di prossima uscita.
I versi che abbiamo scelto sono tratti da un testo presente nella sua più recente raccolta "Vicende e chiarimenti" (Puntoacapo editrice, 2022), con i nostri migliori auguri per questo nuovo traguardo!
Carlo Giacobbi è nato a Rieti nel 1974. Nella città natale risiede e lavora. Ha manifestato, sin dalla prima giovinezza, interesse per la poesia, la letteratura, il teatro, la musica ed il canto.
Ha vinto diversi concorsi: “II edizione Concorso Nazionale Liberolibro”; “XXI Concorso di Poesia M. Kolbe”; “X edizione Concorso Letterario Salvatore Quasimodo”; “XXXV edizione Concorso Nazionale di poesia Terra D’agavi”; “XIV e XV edizione Concorso Letterario Internazionale Le Pieridi”; “Premio Letterario 2017 La Penna del Drago”; “Premio Internazionale di Poesia, Prosa e Arti Figurative Il Convivio 2016”; “Premio Nazionale Contest di scrittura creativa “H2O – L’acqua fa cultura 2020”. Finalista al Premio Montano.
Terzo classificato alla “VII edizione Concorso Internazionale Artistico Letterario Ambiart”; al “Premio Internazionale di Letteratura Sarzana Dantesca – Il Sigillo di Dante – V edizione”; al “Premio Internazionale di Poesia, Prosa e Arti Figurative Il Convivio 2017 e 2019”; al “Concorso Internazionale di Poesia Citta di Acqui Terme – XI edizione”.
Quarto classificato ex aequo al “Concorso Letterario Città di Grottammare – VIII edizione”. Quinto classificato al “Premio Nazionale di Poesia Pietro Borgognoni – XLIX”.
Premiato con medaglia d’onore al “X Premio Internazionale di Poesia Don Luigi Di Liegro”. Finalista alla “XI edizione del Concorso Nazionale di Poesia Cardinal Branda Castiglioni”. Ha ricevuto una menzione Speciale al “Premio Letterario Internazionale La girandola delle Parole – I edizione”.
Ha pubblicato le raccolte 𝘊𝘰𝘯𝘧𝘪𝘥𝘦𝘯𝘻𝘦 (Il Convivio Editore), 𝘝𝘦𝘳𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵’𝘶𝘰𝘮𝘰; 𝘖𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘷𝘪𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦; 𝘈𝘣𝘪𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘵𝘳𝘢𝘯𝘴𝘪𝘵𝘰 (Arcipelago Itaca) e la recente 𝘝𝘪𝘤𝘦𝘯𝘥𝘦 𝘦 𝘤𝘩𝘪𝘢𝘳𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪, (Puntoacapo editrice 2022).
Sue poesie sono comparse in blog letterari.
È nella redazione di Arcipelago Itaca e scrive recensioni, collaborando – ad esempio – con il nostro blog.

Laura Liberale è scrittrice, tanatologa e indologa, laureata in Filosofia e dottore di Ricerca in Studi Indologici. Docente al Master in Death Studies & the End of Life (Università degli Studi di Padova), tiene corsi di formazione nell'ambito filosofico e in quello delle Medical Humanities.
Ha ottenuto riconoscimenti in svariati premi di poesia e narrativa. Suoi testi sono apparsi su riviste e antologie. Ha pubblicato i romanzi "Tanatoparty" (Meridiano Zero, 2009), "Madreferro" (Perdisa Pop, 2012), "Planctus" (Meridiano Zero, 2014); le raccolte poetiche "Sari – poesie per la figlia" (d’If, 2009), "Ballabile terreo" (d’If, 2011, premio Mazzacurati-Russo 2011), "La disponibilità della nostra carne" (Oèdipus, 2017, premio Lorenzo Montano 2017); "Unità stratigrafiche" (Arcipelago itaca, 2020, premio Bologna in Lettere 2021, finalista Premio Napoli 2021), i saggi indologici "I mille nomi di Gaṅgā" (Edizioni dell’Orso, 2003), "I Devīnāmastotra hindū – Gli inni purāṇici dei nomi della Dea" (Edizioni dell’Orso, 2007), "I nomi di Śiva" (Cleup, 2018), "Visioni infernali dell’India" (Padova University Press, 2021), "Rinuncia" (AnimaMundi, 2021).
È presente tra gli autori di Nuovi poeti italiani 6 (Einaudi, 2012).
Laura Liberale sarà una delle voci poetiche presenti all'evento "Canti per chi riposa - Appuntamento con la poesia, la musica e l'arte", organizzato da Versante Ripido assieme all'associazione Areté di Mantova, che si terrà sabato 30 ottobre alla Certosa di Bologna.
Questo Profilo è un omaggio alla sua poesia
Laura Liberale è scrittrice, tanatologa e indologa, laureata in Filosofia e dottore di Ricerca in Studi Indologici. Docente al Master in Death Studies & the End of Life (Università degli Studi di Padova), tiene corsi di formazione nell'ambito filosofico e in quello delle Medical Humanities.
Ha ottenuto riconoscimenti in svariati premi di poesia e narrativa. Suoi testi sono apparsi su riviste e antologie. Ha pubblicato i romanzi "Tanatoparty" (Meridiano Zero, 2009), "Madreferro" (Perdisa Pop, 2012), "Planctus" (Meridiano Zero, 2014); le raccolte poetiche "Sari – poesie per la figlia" (d’If, 2009), "Ballabile terreo" (d’If, 2011, premio Mazzacurati-Russo 2011), "La disponibilità della nostra carne" (Oèdipus, 2017, premio Lorenzo Montano 2017); "Unità stratigrafiche" (Arcipelago itaca, 2020, premio Bologna in Lettere 2021, finalista Premio Napoli 2021), i saggi indologici "I mille nomi di Gaṅgā" (Edizioni dell’Orso, 2003), "I Devīnāmastotra hindū – Gli inni purāṇici dei nomi della Dea" (Edizioni dell’Orso, 2007), "I nomi di Śiva" (Cleup, 2018), "Visioni infernali dell’India" (Padova University Press, 2021), "Rinuncia" (AnimaMundi, 2021).
È presente tra gli autori di Nuovi poeti italiani 6 (Einaudi, 2012).
Laura Liberale sarà una delle voci poetiche presenti all'evento "Canti per chi riposa - Appuntamento con la poesia, la musica e l'arte", organizzato da Versante Ripido assieme all'associazione Areté di Mantova, che si terrà sabato 30 ottobre alla Certosa di Bologna.
Questo Profilo è un omaggio alla sua poesia

La luce del primo autunno oggi filtra attraverso l'occhio di Simone Martinetto, fotografo, artista visivo, regista, membro della giuria del Premio Versante Ripido - seconda edizione - per la sezione B: fotografia B/W.
I lavori di Simone Martinetto (Torino 1980) trattano i temi della memoria, del mondo onirico, della libertà, del lavoro, delle relazioni e della dimensione psicologica o spirituale; i media utilizzati spaziano dalla pura fotografia, all’installazione con utilizzo di audio e scrittura, alla video installazione e al cinema documentario. Ha esposto i suoi lavori in circa 60 mostre, personali e collettive in Europa e Stati Uniti, tra cui si ricordano le personali presso l’ISCP Gallery e i 49B Studios di New York, la Galleria Claudio Bottello Contemporary di Torino, la Cineteca di Bologna, e le collettive presso il Frost Art Museum di Miami e la Biennale Italia-Cina.
Come fotografo di scena ha lavorato con alcuni dei principali attori e registi italiani e francesi, tra cui Marco Bellocchio, Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea, Berenice Bejo, Isabella Rossellini, Saverio Costanzo, Manetti Bros, Margherita Buy, Alba Rohrwacher. Ha pubblicato i libri “Senza la memoria” (premio Portfolio per il miglior lavoro fotografico dell’anno nel 2004), “Il lavoro quotidiano” e il libro collettivo “Nonostante la vostra cortese ospitalità. Fotografia e disagio mentale”.
Ha vinto alcuni importanti premi italiani di arte e fotografia, compreso il Premio SI FEST del Festival di Savignano sul Rubicone, il Premio Portfolio 2004, Premio CliCiak come fotografo di scena e il Premio ISCP 2012 di Seat Pagine Gialle e del MiBACT come miglior artista, grazie al quale ha vissuto e lavorato come artista a New York per sei mesi.
Di recente ha esordito con la regia del documentario “Beati! La gioia non è mai al singolare”, selezionato per la nota rassegna estiva “Sotto le stelle del cinema” curata dalla Cineteca di Bologna.
La luce del primo autunno oggi filtra attraverso l'occhio di Simone Martinetto, fotografo, artista visivo, regista, membro della giuria del Premio Versante Ripido - seconda edizione - per la sezione B: fotografia B/W.
I lavori di Simone Martinetto (Torino 1980) trattano i temi della memoria, del mondo onirico, della libertà, del lavoro, delle relazioni e della dimensione psicologica o spirituale; i media utilizzati spaziano dalla pura fotografia, all’installazione con utilizzo di audio e scrittura, alla video installazione e al cinema documentario. Ha esposto i suoi lavori in circa 60 mostre, personali e collettive in Europa e Stati Uniti, tra cui si ricordano le personali presso l’ISCP Gallery e i 49B Studios di New York, la Galleria Claudio Bottello Contemporary di Torino, la Cineteca di Bologna, e le collettive presso il Frost Art Museum di Miami e la Biennale Italia-Cina.
Come fotografo di scena ha lavorato con alcuni dei principali attori e registi italiani e francesi, tra cui Marco Bellocchio, Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea, Berenice Bejo, Isabella Rossellini, Saverio Costanzo, Manetti Bros, Margherita Buy, Alba Rohrwacher. Ha pubblicato i libri “Senza la memoria” (premio Portfolio per il miglior lavoro fotografico dell’anno nel 2004), “Il lavoro quotidiano” e il libro collettivo “Nonostante la vostra cortese ospitalità. Fotografia e disagio mentale”.
Ha vinto alcuni importanti premi italiani di arte e fotografia, compreso il Premio SI FEST del Festival di Savignano sul Rubicone, il Premio Portfolio 2004, Premio CliCiak come fotografo di scena e il Premio ISCP 2012 di Seat Pagine Gialle e del MiBACT come miglior artista, grazie al quale ha vissuto e lavorato come artista a New York per sei mesi.
Di recente ha esordito con la regia del documentario “Beati! La gioia non è mai al singolare”, selezionato per la nota rassegna estiva “Sotto le stelle del cinema” curata dalla Cineteca di Bologna.

Sul filo di parole e di musica che ci accompagna ancora dalla serata di ieri, apriamo la serie "Profili Poetici" con un testo di Alberto Masala. Sardo, vive a Bologna. Poeta e scrittore plurilingue. Pubblica in
Italia, USA, Francia. È in antologie in Italia, Francia, Spagna,
Germania, Ungheria, Russia, Albania, Bosnia, USA, Iraq.
Traduttore (Kerouac, Ferlinghetti, Pey, Malina, Mereu, Hawad,
Zurita). Nel suo percorso, oltre alla direzione di progetti artistici
in Europa (Berlino, Amsterdam, Salonicco, Bologna, Sardegna),
anche teatro, cinema, radio. Ha scritto opere musicali e collabora
con musicisti di varie parti del mondo con cui lavora in concerto
dal vivo. Ultime pubblicazioni: negli USA Alphabet of streets,
raccolta a cura di Jack Hirschman, tradotta da Jonathan Richman
- in Italia Piangete, Bambini!, poesie illustrate da Daniela
Pareschi e BUSHIDO (libro per il CD di Marco Colonna)
Sul filo di parole e di musica che ci accompagna ancora dalla serata di ieri, apriamo la serie "Profili Poetici" con un testo di Alberto Masala. Sardo, vive a Bologna. Poeta e scrittore plurilingue. Pubblica in
Italia, USA, Francia. È in antologie in Italia, Francia, Spagna,
Germania, Ungheria, Russia, Albania, Bosnia, USA, Iraq.
Traduttore (Kerouac, Ferlinghetti, Pey, Malina, Mereu, Hawad,
Zurita). Nel suo percorso, oltre alla direzione di progetti artistici
in Europa (Berlino, Amsterdam, Salonicco, Bologna, Sardegna),
anche teatro, cinema, radio. Ha scritto opere musicali e collabora
con musicisti di varie parti del mondo con cui lavora in concerto
dal vivo. Ultime pubblicazioni: negli USA Alphabet of streets,
raccolta a cura di Jack Hirschman, tradotta da Jonathan Richman
- in Italia Piangete, Bambini!, poesie illustrate da Daniela
Pareschi e BUSHIDO (libro per il CD di Marco Colonna)

Siamo onorati di avere Vincenzo Mascolo nella giuria del Premio Versante Ripido - seconda edizione - per la sezione C, prosa inedita.
Oggi, dedichiamo questo spazio alla sua poesia.
Vincenzo Mascolo è nato a Salerno e vive a Roma.
Ha pubblicato "Il pensiero originale che ho commesso" (Edizioni Angolo Manzoni, 2004), "Scovando l’uovo (appunti di bioetica)" (LietoColle, 2009) e "Q. e l’allodola" (Mursia, 2018).
Insieme a Giampiero Neri ha curato per LietoColle l’antologia "Quadernario – Venticinque poeti d’oggi".
Dal 2006 è il direttore artistico di Ritratti di poesia, manifestazione promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale.
Siamo onorati di avere Vincenzo Mascolo nella giuria del Premio Versante Ripido - seconda edizione - per la sezione C, prosa inedita.
Oggi, dedichiamo questo spazio alla sua poesia.
Vincenzo Mascolo è nato a Salerno e vive a Roma.
Ha pubblicato "Il pensiero originale che ho commesso" (Edizioni Angolo Manzoni, 2004), "Scovando l’uovo (appunti di bioetica)" (LietoColle, 2009) e "Q. e l’allodola" (Mursia, 2018).
Insieme a Giampiero Neri ha curato per LietoColle l’antologia "Quadernario – Venticinque poeti d’oggi".
Dal 2006 è il direttore artistico di Ritratti di poesia, manifestazione promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale.

Gabriella Montanari, prima classificata alla scorsa edizione del premio per la sezione poesia edita con la raccolta "Anatomie comperate" (WhiteFly Press/Vague Edizioni, Torino, 2018, con interventi critici di Elio Grasso e Dante Maffia).
Gabriella Montanari, italo-francese nata a Lugo di Romagna, è poeta, scrittrice, critica letteraria e fotografa. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Bologna e diplomata in Pittura presso la Scuola d’Arti Ornamentali San Giacomo di Roma, ha insegnato lingua e letteratura Italiana, tecniche pittoriche e lingua francese all’estero e in Italia.
Editrice, traduttrice di poesia e narrativa dal francese e dall’inglese, collabora con riviste letterarie, di viaggio e d’arte. Dopo vent’anni di vita e attività all’estero (Belgio, Francia, India, Cina, Togo) risiede attualmente a Torino.
Esordisce in poesia con “Oltraggio all’ipocrisia” per le edizioni Lepisma di Roma (2012, Prefazione di Dante Maffia), a cui hanno fatto seguito “Arsenico e nuovi versetti” (La Vita Felice, Milano, 2013, prefazione di Lino Angiuli), “Abbecedario di una ex buona a nulla” (Rupe Mutevole Edizioni, Parma, 2015, prefazione di Enrico Nascimbeni) e “Si chiude da sé” (Gilgamesh Edizioni, Mantova, 2016, prefazione di Davide Rondoni). Pubblica per Supernova di Venezia (2016, prefazione di Carla Menaldo) il suo primo romanzo, “Donne di cose” e per Danilo Montanari Editore (Ravenna), il libro d’arte “Reattivo di Valle” (poesie e fotografie) con acquarelli di Sergio Monari (2017). Suoi componimenti, racconti e saggi sono presenti in antologie italiane ed estere. Con la raccolta “Anatomie comperate” ha ottenuto diversi riconoscimenti tra cui appunto il Premio Versante Ripido. Sempre con WhiteFly Press/Vague Edizioni, ha pubblicato il suo lavoro più recente, “L’Argatil”, frutto di indagini da lei condotte sulla vita della straordinaria poetessa Maria Marchesi.
Gabriella Montanari, prima classificata alla scorsa edizione del premio per la sezione poesia edita con la raccolta "Anatomie comperate" (WhiteFly Press/Vague Edizioni, Torino, 2018, con interventi critici di Elio Grasso e Dante Maffia).
Gabriella Montanari, italo-francese nata a Lugo di Romagna, è poeta, scrittrice, critica letteraria e fotografa. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Bologna e diplomata in Pittura presso la Scuola d’Arti Ornamentali San Giacomo di Roma, ha insegnato lingua e letteratura Italiana, tecniche pittoriche e lingua francese all’estero e in Italia.
Editrice, traduttrice di poesia e narrativa dal francese e dall’inglese, collabora con riviste letterarie, di viaggio e d’arte. Dopo vent’anni di vita e attività all’estero (Belgio, Francia, India, Cina, Togo) risiede attualmente a Torino.
Esordisce in poesia con “Oltraggio all’ipocrisia” per le edizioni Lepisma di Roma (2012, Prefazione di Dante Maffia), a cui hanno fatto seguito “Arsenico e nuovi versetti” (La Vita Felice, Milano, 2013, prefazione di Lino Angiuli), “Abbecedario di una ex buona a nulla” (Rupe Mutevole Edizioni, Parma, 2015, prefazione di Enrico Nascimbeni) e “Si chiude da sé” (Gilgamesh Edizioni, Mantova, 2016, prefazione di Davide Rondoni). Pubblica per Supernova di Venezia (2016, prefazione di Carla Menaldo) il suo primo romanzo, “Donne di cose” e per Danilo Montanari Editore (Ravenna), il libro d’arte “Reattivo di Valle” (poesie e fotografie) con acquarelli di Sergio Monari (2017). Suoi componimenti, racconti e saggi sono presenti in antologie italiane ed estere. Con la raccolta “Anatomie comperate” ha ottenuto diversi riconoscimenti tra cui appunto il Premio Versante Ripido. Sempre con WhiteFly Press/Vague Edizioni, ha pubblicato il suo lavoro più recente, “L’Argatil”, frutto di indagini da lei condotte sulla vita della straordinaria poetessa Maria Marchesi.

Giorgia Monti, poeta, performer, organizzatrice di eventi …
Oggi lo spazio dei Profili è tutto per i suoi versi.
Presente su blog di Versante ripido con la sua rublica rubrica “Interferenze - ovvero altri mo(n)di possibili”,
è cofondatrice, insieme a Serena Piccoli, artista e amica, dell’associazione Lestordite, che si impegna nella diffusione della poesia e della parità di genere.
Sempre con Serena Piccoli ha creato e dirige il Festival Internazionale di Poesia e Arti Sorelle e infine cura la rubrica di poesia contemporanea “Verso l’Italia” sulla rivista di cultura rumena “Tribuna”.
Da questa esperienza è nata l’omonima l’antologia, che sarà presentata mercoledì 28 luglio presso Villa Paradiso (Bologna).
Giorgia è coinvolta anche nell’organizzazione della seconda edizione del Premio Versante Ripido, che sarà bandito il prossimo settembre.
Giorgia Monti, poeta, performer, organizzatrice di eventi …
Oggi lo spazio dei Profili è tutto per i suoi versi.
Presente su blog di Versante ripido con la sua rublica rubrica “Interferenze - ovvero altri mo(n)di possibili”,
è cofondatrice, insieme a Serena Piccoli, artista e amica, dell’associazione Lestordite, che si impegna nella diffusione della poesia e della parità di genere.
Sempre con Serena Piccoli ha creato e dirige il Festival Internazionale di Poesia e Arti Sorelle e infine cura la rubrica di poesia contemporanea “Verso l’Italia” sulla rivista di cultura rumena “Tribuna”.
Da questa esperienza è nata l’omonima l’antologia, che sarà presentata mercoledì 28 luglio presso Villa Paradiso (Bologna).
Giorgia è coinvolta anche nell’organizzazione della seconda edizione del Premio Versante Ripido, che sarà bandito il prossimo settembre.

Ci accompagnano in chiusura del giorno le parole di Luigi Paraboschi, "appunti di vita trasposti in poesia", come scrive Cristina Bove nella postfazione della raccolta "Tra due parentesi e un punto di domanda" (Ladolfi Editore).
Luigi Paraboschi è nato nel 1938 e risiede in provincia di Piacenza. Nel 2009 ha conseguito il primo premio poesia inedita al “Le quattro porte“ di Pieve di Cento (BO), il primo premio per silloge inedita al 36 concorso “Casentino“ di Poppi (AR) con pubblicazione del volume “Geometrie precarie “; nel 2010 il primo premio al concorso “Violetta di Soragna“ a Soragna per libro edito, con il volume di poesie“ Geometrie precarie“, il secondo premio con il libro “Geometrie Precarie“ al concorso “Toscana in poesia“ di La spezia. Nel 2013 è risultato primo classificato per poesia inedita al 32° “Premio città di Quarrata” (PT). Nel 2014 si è classificato secondo al premio per poesia inedita al premio “Le quattro porte“ di Pieve di Cento (BO). Nel 2018 ha pubblicato con l’editore Terre di Ulivi di Lecce la raccolta di poesie “…e ci indossiamo stropicciati “. Nel 2021 è uscito con Ladolfi Editore "Tra due parentesi e un punto di domanda".
Ha fatto parte di giurie di premi di poesia e è stato mentore, con la sua attività in un forum tematico, di vari stimati poeti.
Collabora con alcuni noti lit-blog tra i quali Versante Ripido.
Ci accompagnano in chiusura del giorno le parole di Luigi Paraboschi, "appunti di vita trasposti in poesia", come scrive Cristina Bove nella postfazione della raccolta "Tra due parentesi e un punto di domanda" (Ladolfi Editore).
Luigi Paraboschi è nato nel 1938 e risiede in provincia di Piacenza. Nel 2009 ha conseguito il primo premio poesia inedita al “Le quattro porte“ di Pieve di Cento (BO), il primo premio per silloge inedita al 36 concorso “Casentino“ di Poppi (AR) con pubblicazione del volume “Geometrie precarie “; nel 2010 il primo premio al concorso “Violetta di Soragna“ a Soragna per libro edito, con il volume di poesie“ Geometrie precarie“, il secondo premio con il libro “Geometrie Precarie“ al concorso “Toscana in poesia“ di La spezia. Nel 2013 è risultato primo classificato per poesia inedita al 32° “Premio città di Quarrata” (PT). Nel 2014 si è classificato secondo al premio per poesia inedita al premio “Le quattro porte“ di Pieve di Cento (BO). Nel 2018 ha pubblicato con l’editore Terre di Ulivi di Lecce la raccolta di poesie “…e ci indossiamo stropicciati “. Nel 2021 è uscito con Ladolfi Editore "Tra due parentesi e un punto di domanda".
Ha fatto parte di giurie di premi di poesia e è stato mentore, con la sua attività in un forum tematico, di vari stimati poeti.
Collabora con alcuni noti lit-blog tra i quali Versante Ripido.

Dedichiamo oggi questo spazio ai versi di Massimo Parolini che ha collaborato con il nostro blog recensendo diversi autori.
Potete leggere i suoi articoli al seguente link:
https://blog.versanteripido.it/.../autore/parolini-massimo/
Laureato in Antropologia filosofica presso l'Università Ca' Foscari di Venezia con una tesi su “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo, è stato addetto stampa del Centro Universitario Teatrale (C.U.T.) di Venezia (fondato su iniziativa di Giorgio Gaber) per il quale ha scritto e rappresentato le commedie “Il medico della peste” e “Svevo e Joyce”.
Presso la Casa Editrice "Editoria Universitaria" ha pubblicato un libro di poesie sulla guerra nella ex-Jugoslavia (Non più martire in assenza d'ali) che ha vinto un Premio Speciale al Premio Internazionale di Poesia "San Marco-Città di Venezia".
Dal 1995 si è trasferito a Trento. Come giornalista ha collaborato dal 1997 alle pagine culturali dei quotidiani “Alto Adige”, “Adige”, “Corriere del Trentino”, “Didascalie” e “L’Adigetto”.
Dal 1997 è insegnante di italiano e storia presso le scuole superiori del Trentino.
Nel 2015 ha pubblicato la raccolta “La via cava” (LietoColle) che ha vinto nel 2016 il primo premio (sezione opera edita) del Concorso di poesia “Nestore” di Savona e nel 2017 il secondo premio (sempre sezione opera edita) del Premio di poesia “Giovanni Pascoli-L’Ora di Barga”.
Sempre presso Lieto Colle ha pubblicato (2018) il poemetto “#(non)piove”, dedicato ad una giornata di rinascita di D’Annunzio e della Duse ai giorni nostri.
Nel 2019 ha collaborato con l' artista Giuliano Orsingher nella mostra di arte ambientale “E-VENTO” (sull'uragano Vaia) con il poemetto “Lamento per lo schianto” (Publistampa edizioni-Fondazione Castel Pergine onlus).
Nel 2019 è stato selezionato (per la sezione inediti) al Premio “Pagliarani” con il poemetto “L’ora di Pascoli” (pubblicato nel 2020 dall’editore Fara: segnalato al “Premio Montano”, premiato a “Il Meleto di Gozzano”, primo premio al “G. Pascoli-L’Ora di Barga”, secondo premio al “Città di Conza della Campania”). Sempre con “Fara” ha pubblicato il libro di racconti “Cerette” (2020). Collabora con alcuni blog letterari (Versante Ripido, Readaction Magazine, Casamatta).
Dedichiamo oggi questo spazio ai versi di Massimo Parolini che ha collaborato con il nostro blog recensendo diversi autori.
Potete leggere i suoi articoli al seguente link:
https://blog.versanteripido.it/.../autore/parolini-massimo/
Laureato in Antropologia filosofica presso l'Università Ca' Foscari di Venezia con una tesi su “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo, è stato addetto stampa del Centro Universitario Teatrale (C.U.T.) di Venezia (fondato su iniziativa di Giorgio Gaber) per il quale ha scritto e rappresentato le commedie “Il medico della peste” e “Svevo e Joyce”.
Presso la Casa Editrice "Editoria Universitaria" ha pubblicato un libro di poesie sulla guerra nella ex-Jugoslavia (Non più martire in assenza d'ali) che ha vinto un Premio Speciale al Premio Internazionale di Poesia "San Marco-Città di Venezia".
Dal 1995 si è trasferito a Trento. Come giornalista ha collaborato dal 1997 alle pagine culturali dei quotidiani “Alto Adige”, “Adige”, “Corriere del Trentino”, “Didascalie” e “L’Adigetto”.
Dal 1997 è insegnante di italiano e storia presso le scuole superiori del Trentino.
Nel 2015 ha pubblicato la raccolta “La via cava” (LietoColle) che ha vinto nel 2016 il primo premio (sezione opera edita) del Concorso di poesia “Nestore” di Savona e nel 2017 il secondo premio (sempre sezione opera edita) del Premio di poesia “Giovanni Pascoli-L’Ora di Barga”.
Sempre presso Lieto Colle ha pubblicato (2018) il poemetto “#(non)piove”, dedicato ad una giornata di rinascita di D’Annunzio e della Duse ai giorni nostri.
Nel 2019 ha collaborato con l' artista Giuliano Orsingher nella mostra di arte ambientale “E-VENTO” (sull'uragano Vaia) con il poemetto “Lamento per lo schianto” (Publistampa edizioni-Fondazione Castel Pergine onlus).
Nel 2019 è stato selezionato (per la sezione inediti) al Premio “Pagliarani” con il poemetto “L’ora di Pascoli” (pubblicato nel 2020 dall’editore Fara: segnalato al “Premio Montano”, premiato a “Il Meleto di Gozzano”, primo premio al “G. Pascoli-L’Ora di Barga”, secondo premio al “Città di Conza della Campania”). Sempre con “Fara” ha pubblicato il libro di racconti “Cerette” (2020). Collabora con alcuni blog letterari (Versante Ripido, Readaction Magazine, Casamatta).

Da Trieste, la poesia di Sandro Pecchiari ci porta “oltreconfine”.
Laureato in Lingue e Letterature Straniere con una tesi sulle prime raccolte poetiche di Ted Hughes, Sandro è stato insegnante di lingua inglese.
Amante dei viaggi, la sua poesia trae nutrimento proprio da molte delle sue esperienze in giro per il mondo. Ha pubblicato quattro raccolte per la casa editrice Samuele Editore: “Verdi Anni” (2012), “Le Svelte Radici”(2013), “L’Imperfezione del Diluvio – An Unrehearsed Flood” (2015, con testo a fronte in inglese) e il lavoro antologico Scripta Non Manent (2018).
Nel 2019 la raccolta “Le Svelte Radici” è stata tradotta in spagnolo e pubblicata con il titolo “Despojando Raíces” dalla casa editrice colombiana Uniediciones, (traduzione a cura di Antonio Nazzaro), mentre in inglese è stata pubblicata la silloge “Kidhood”, nello Special Issue Writing in a Different Language, Journal of Italian Studies – Italian Section, NeMLA (The College of New Jersey, USA).
Lo scorso anno Arcipelago Itaca ha pubblicato la sua raccolta più recente, “Desunt Nonnulla (Piccole Omissioni)”, e alcune sue poesie in dialetto triestino, all’interno del Quarto Repertorio della poesia italiana contemporanea.
Sandro ha tradotto da e in inglese alcune raccolte poetiche, ha collaborato con riviste di settore quali L’Almanacco del Ramo d’oro (Trieste) e Traduzionetradizione (Press Point, Milano) ed è ora parte della redazione di Versante Ripido.
Nel nostro blog il suo sguardo verso il mondo, tra spazio e tempo, approda nella rubrica “Tra le Terre”.
Da Trieste, la poesia di Sandro Pecchiari ci porta “oltreconfine”.
Laureato in Lingue e Letterature Straniere con una tesi sulle prime raccolte poetiche di Ted Hughes, Sandro è stato insegnante di lingua inglese.
Amante dei viaggi, la sua poesia trae nutrimento proprio da molte delle sue esperienze in giro per il mondo. Ha pubblicato quattro raccolte per la casa editrice Samuele Editore: “Verdi Anni” (2012), “Le Svelte Radici”(2013), “L’Imperfezione del Diluvio – An Unrehearsed Flood” (2015, con testo a fronte in inglese) e il lavoro antologico Scripta Non Manent (2018).
Nel 2019 la raccolta “Le Svelte Radici” è stata tradotta in spagnolo e pubblicata con il titolo “Despojando Raíces” dalla casa editrice colombiana Uniediciones, (traduzione a cura di Antonio Nazzaro), mentre in inglese è stata pubblicata la silloge “Kidhood”, nello Special Issue Writing in a Different Language, Journal of Italian Studies – Italian Section, NeMLA (The College of New Jersey, USA).
Lo scorso anno Arcipelago Itaca ha pubblicato la sua raccolta più recente, “Desunt Nonnulla (Piccole Omissioni)”, e alcune sue poesie in dialetto triestino, all’interno del Quarto Repertorio della poesia italiana contemporanea.
Sandro ha tradotto da e in inglese alcune raccolte poetiche, ha collaborato con riviste di settore quali L’Almanacco del Ramo d’oro (Trieste) e Traduzionetradizione (Press Point, Milano) ed è ora parte della redazione di Versante Ripido.
Nel nostro blog il suo sguardo verso il mondo, tra spazio e tempo, approda nella rubrica “Tra le Terre”.

Pronti per la presentazione dell’antologia “Verso l’Italia”, che si terrà mercoledì 28 a Bologna, oggi diamo spazio ai versi di Serena Piccoli.
Poeta, drammaturga, performer, traduttrice, scrive testi letterari sia in Italiano sia in Inglese.
Sue poesie appaiono in antologie, libri e riviste,
cartacee e online, sia nazionali sia internazionali, in Italiano, Inglese, Rumeno e Spagnolo.
Con la poeta e amica Giorgia Monti, cura da gennaio 2019 la rubrica “Verso l'Italia”, una selezione di poesia italiana contemporanea, pubblicata su Revista de cultură Tribuna, la rivista culturale più diffusa in Romania e fondata alla fine del 1800.
Da questa rubrica è nata l’omonima antologia.
Serena Piccoli è anche co-fondatrice, sempre assieme a Giorgia Monti, dell’Associazione Culturale Lestordite, con cui dal 2013 porta in scena recital poetici e spettacoli scritti e diretti dalle due.
Lestordite si dedicano anche alla creazione di eventi poetici, come quello di mercoledì, nato in collaborazione con Versante Ripido e Tribuna.
È infine direttrice, ideatrice e curatrice del Festival Internazionale di Poesia e Arti Sorelle (Forlì - Cesena).
Per approfondire il lavoro di Serena Piccoli, visitate il suo sito:
https://serenapiccoli.wixsite.com/serenapiccoli/italiano
Pronti per la presentazione dell’antologia “Verso l’Italia”, che si terrà mercoledì 28 a Bologna, oggi diamo spazio ai versi di Serena Piccoli.
Poeta, drammaturga, performer, traduttrice, scrive testi letterari sia in Italiano sia in Inglese.
Sue poesie appaiono in antologie, libri e riviste,
cartacee e online, sia nazionali sia internazionali, in Italiano, Inglese, Rumeno e Spagnolo.
Con la poeta e amica Giorgia Monti, cura da gennaio 2019 la rubrica “Verso l'Italia”, una selezione di poesia italiana contemporanea, pubblicata su Revista de cultură Tribuna, la rivista culturale più diffusa in Romania e fondata alla fine del 1800.
Da questa rubrica è nata l’omonima antologia.
Serena Piccoli è anche co-fondatrice, sempre assieme a Giorgia Monti, dell’Associazione Culturale Lestordite, con cui dal 2013 porta in scena recital poetici e spettacoli scritti e diretti dalle due.
Lestordite si dedicano anche alla creazione di eventi poetici, come quello di mercoledì, nato in collaborazione con Versante Ripido e Tribuna.
È infine direttrice, ideatrice e curatrice del Festival Internazionale di Poesia e Arti Sorelle (Forlì - Cesena).
Per approfondire il lavoro di Serena Piccoli, visitate il suo sito:
https://serenapiccoli.wixsite.com/serenapiccoli/italiano

Il nuovo mese inizia con i versi di Paolo Polvani, uno dei fondatori di Versante ripido.
Poeta prolifico, con nove pubblicazioni - dal 1998 ad oggi - e numerosi testi presenti in antologie tematiche, riviste, blog.
Presente nell’organizzazione del Premio Versante Ripido, che bandiremo a settembre, per il nostro blog cura la rubrica “A tentoni nel buio”, con la quale - tra note di lettura, interviste e carteggi – per sua stessa definizione cerca di afferrare il mistero del mondo e della poesia.
Il nuovo mese inizia con i versi di Paolo Polvani, uno dei fondatori di Versante ripido.
Poeta prolifico, con nove pubblicazioni - dal 1998 ad oggi - e numerosi testi presenti in antologie tematiche, riviste, blog.
Presente nell’organizzazione del Premio Versante Ripido, che bandiremo a settembre, per il nostro blog cura la rubrica “A tentoni nel buio”, con la quale - tra note di lettura, interviste e carteggi – per sua stessa definizione cerca di afferrare il mistero del mondo e della poesia.

Oggi saltiamo nell’iperspazio, dalla poesia alla dimensione fantascientifica, introducendovi il nostro web master, Marco Puglia.
Nato a Ravenna all'inizio degli anni '70, appassionato da sempre di "cose da nerd", trasforma l'amore per l’informatica nel suo lavoro.
Il suo tempo libero è fitto di fumetti, letteratura di genere, cinema e serie TV.
Da qualche anno si dedica alla scrittura, partecipando a diversi concorsi letterari.
Nel 2011 vince il concorso nazionale di letteratura fantascientifica “Kataris” e l'anno successivo ottiene in terzo posto nella stessa categoria di racconti.
Nel 2016 pubblica il suo primo lavoro, "Ombre di plastica", per Delos Digital.
Nel 2019 un suo racconto è stato inserito nell’antologia “Strani mondi”, curata da Gianluca Morozzi e pubblicata da Fernandel. Nello stesso anno un suo testo è stato è apparso sulla fanzine di Versante Ripido.
Dopo aver seguito alcuni corsi di fotografia, si dedica ora con costanza a questa forma d'arte, scattando senza soluzione di continuità, alla continua ricerca dell'inquadratura perfetta per la sua visione “spaziale” (e che la Forza sia con lui!).
Fotografo ufficiale dei nostri eventi, è tra i membri della giuria del premio Versante Ripido – seconda edizione – per la sezione B, fotografia B/W.
Oggi saltiamo nell’iperspazio, dalla poesia alla dimensione fantascientifica, introducendovi il nostro web master, Marco Puglia.
Nato a Ravenna all'inizio degli anni '70, appassionato da sempre di "cose da nerd", trasforma l'amore per l’informatica nel suo lavoro.
Il suo tempo libero è fitto di fumetti, letteratura di genere, cinema e serie TV.
Da qualche anno si dedica alla scrittura, partecipando a diversi concorsi letterari.
Nel 2011 vince il concorso nazionale di letteratura fantascientifica “Kataris” e l'anno successivo ottiene in terzo posto nella stessa categoria di racconti.
Nel 2016 pubblica il suo primo lavoro, "Ombre di plastica", per Delos Digital.
Nel 2019 un suo racconto è stato inserito nell’antologia “Strani mondi”, curata da Gianluca Morozzi e pubblicata da Fernandel. Nello stesso anno un suo testo è stato è apparso sulla fanzine di Versante Ripido.
Dopo aver seguito alcuni corsi di fotografia, si dedica ora con costanza a questa forma d'arte, scattando senza soluzione di continuità, alla continua ricerca dell'inquadratura perfetta per la sua visione “spaziale” (e che la Forza sia con lui!).
Fotografo ufficiale dei nostri eventi, è tra i membri della giuria del premio Versante Ripido – seconda edizione – per la sezione B, fotografia B/W.

Valeria Raimondi vive a Brescia dove nel 2010 fonda l'associazione culturale "Movimento dal Sottosuolo".
Nel 2016 viene tradotta in lingua albanese insieme ai poeti Beppe Costa e Jack Hirschman in un'antologia a tre voci. Una decina di suoi testi inediti vengono tradotti nel 2018 in lingua portoghese e presentati a San Paolo del Brasile.
Nel 2011 esce la silloge poetica "Io no (Ex-io)" e nel 2014 "Debito il Tempo", opera vincitrice del Premio Eros e Kaìros.
Nel 2019 cura l'antologia "La nostra classe sepolta, cronache poetiche dai mondi del lavoro" (Pietre Vive Editore), opera corale su precarietà, alienazioni e morti "di" lavoro.
Tra marzo e giugno 2020 vengono pubblicati nei blog Carmilla, Uman Rights e su MicroMega, alcuni articoli sulla pandemia in Lombardia.
A marzo 2021 pubblica nuova raccolta, "Il penultimo giorno" per Fara Editore.
Valeria Raimondi sarà ospite della rassegna "Poesia e altre forme di nuvole" nella prima serata a tema "Il mondo del lavoro", per approfondire questa delicata materia parlando dell'antologia "La nostra classe sepolta".
Questo Profilo è un omaggio alla sua poesia.
Valeria Raimondi vive a Brescia dove nel 2010 fonda l'associazione culturale "Movimento dal Sottosuolo".
Nel 2016 viene tradotta in lingua albanese insieme ai poeti Beppe Costa e Jack Hirschman in un'antologia a tre voci. Una decina di suoi testi inediti vengono tradotti nel 2018 in lingua portoghese e presentati a San Paolo del Brasile.
Nel 2011 esce la silloge poetica "Io no (Ex-io)" e nel 2014 "Debito il Tempo", opera vincitrice del Premio Eros e Kaìros.
Nel 2019 cura l'antologia "La nostra classe sepolta, cronache poetiche dai mondi del lavoro" (Pietre Vive Editore), opera corale su precarietà, alienazioni e morti "di" lavoro.
Tra marzo e giugno 2020 vengono pubblicati nei blog Carmilla, Uman Rights e su MicroMega, alcuni articoli sulla pandemia in Lombardia.
A marzo 2021 pubblica nuova raccolta, "Il penultimo giorno" per Fara Editore.
Valeria Raimondi sarà ospite della rassegna "Poesia e altre forme di nuvole" nella prima serata a tema "Il mondo del lavoro", per approfondire questa delicata materia parlando dell'antologia "La nostra classe sepolta".
Questo Profilo è un omaggio alla sua poesia.

«Tutti sogniamo (anche quando non sappiamo di farlo). I sogni sono “noi” e insieme sono fuori di noi. Qualcosa in cui siamo e non siamo».
Con queste sue parole, diamo oggi spazio ai “Sogni” di Emanuela Rambaldi nel suo Profilo Poetico.
Filologa, traduttrice, scrittrice e bibliofila, nel 2012 ha fondato Versante Ripido assieme a Paolo Polvani e Claudia Zironi.
Per il blog Emanuela cura una rubrica che ci porta dal mondo della poesia a quello della prosa, ispirandosi ai romanzi di appendice.
“Sogni”, il nome di fatto scelto dall’autrice, è un appuntamento di lettura che lei stessa definisce “ispirato a Kurosawa”.
Un delicato omaggio a letteratura, cinema e musica.
Emanuela è inoltre impegnata dell'organizzazione del Premio Versante Ripido – seconda edizione, che verrà bandito tra poche settimane.
«Tutti sogniamo (anche quando non sappiamo di farlo). I sogni sono “noi” e insieme sono fuori di noi. Qualcosa in cui siamo e non siamo».
Con queste sue parole, diamo oggi spazio ai “Sogni” di Emanuela Rambaldi nel suo Profilo Poetico.
Filologa, traduttrice, scrittrice e bibliofila, nel 2012 ha fondato Versante Ripido assieme a Paolo Polvani e Claudia Zironi.
Per il blog Emanuela cura una rubrica che ci porta dal mondo della poesia a quello della prosa, ispirandosi ai romanzi di appendice.
“Sogni”, il nome di fatto scelto dall’autrice, è un appuntamento di lettura che lei stessa definisce “ispirato a Kurosawa”.
Un delicato omaggio a letteratura, cinema e musica.
Emanuela è inoltre impegnata dell'organizzazione del Premio Versante Ripido – seconda edizione, che verrà bandito tra poche settimane.

Questo lunedì di fine agosto chiama l’accompagnamento dei versi di Elisabetta Sancino, nell’equilibrio tra potenza e delicatezza, pioggia e sole.
Elisabetta è un ponte tra le arti: docente di lingua e letteratura inglese, opera anche come guida turistica autorizzata, collaborando con enti italiani e stranieri. Di recente ha curato con la Biblioteca Civica di Inzago la terza edizione di “Pillole d’Arte e Poesia”, dedicata alle bellezze storico-artistiche di Milano, sua provincia di nascita.
Queste sue due attività trovano un punto di incontro anche nella rubrica che cura per il nostro blog: “The Scarlet Letter”, itinerari di arte e di poesia, con particolare attenzione verso la produzione artistica dei paesi anglofoni.
Elisabetta ha al suo attivo tre pubblicazioni, tra cui la recente “Collezione Privata” (Puntoacapo editrice 2021), premio della giuria al concorso Lord Byron Golfo dei Poeti 2021.
Suoi testi sono presenti in antologie, blog e riviste letterarie e sono stati premiati in diversi concorsi nazionali (tra gli altri, segnalazione al Premio Montano 2019 e 2020).
Giurata alla prima edizione del concorso nazionale Versante Ripido per la sezione poesia edita, è ora parte dell’organizzazione della seconda edizione, che verrà bandita a breve.
Questo lunedì di fine agosto chiama l’accompagnamento dei versi di Elisabetta Sancino, nell’equilibrio tra potenza e delicatezza, pioggia e sole.
Elisabetta è un ponte tra le arti: docente di lingua e letteratura inglese, opera anche come guida turistica autorizzata, collaborando con enti italiani e stranieri. Di recente ha curato con la Biblioteca Civica di Inzago la terza edizione di “Pillole d’Arte e Poesia”, dedicata alle bellezze storico-artistiche di Milano, sua provincia di nascita.
Queste sue due attività trovano un punto di incontro anche nella rubrica che cura per il nostro blog: “The Scarlet Letter”, itinerari di arte e di poesia, con particolare attenzione verso la produzione artistica dei paesi anglofoni.
Elisabetta ha al suo attivo tre pubblicazioni, tra cui la recente “Collezione Privata” (Puntoacapo editrice 2021), premio della giuria al concorso Lord Byron Golfo dei Poeti 2021.
Suoi testi sono presenti in antologie, blog e riviste letterarie e sono stati premiati in diversi concorsi nazionali (tra gli altri, segnalazione al Premio Montano 2019 e 2020).
Giurata alla prima edizione del concorso nazionale Versante Ripido per la sezione poesia edita, è ora parte dell’organizzazione della seconda edizione, che verrà bandita a breve.

Oggi spazio alla parola ricca di cura, colta e vitale di Nadia Scappini.
Nadia Scappini, di famiglia veneta, è nata a Bagno di Romagna il 30 dicembre 1949 e vive a Trento. Dopo l’insegnamento di discipline umanistiche nei Licei di Trieste e Trento, si occupa di promozione culturale, scrittura e critica. Vicepresidente dell’Associazione culturale A. Rosmini di Trento, collabora con la pagina culturale di quotidiani e riviste nazionali (tra cui Graphie, Letteratura e pensiero, Il Convivio). Presente sul sito di “Italianpoetry”, ha organizzato Convegni e Seminari di studio su Poesia e Mito e su temi di attualità del giornalismo, nonché il Premio di poesia Città di Trento-oltre le mura 2018. Numerosi i riconoscimenti nazionali.
Tra i titoli più recenti "Le ciliegie sotto il tavolo", romanzo, Marietti, 2012 (secondo classificato al Premio Cortina 2012 e primo ex aequo al Premio Asti d’appello 2012); "Un’ora perfetta”, poesie, Aragno, 2015, con nota critica di Giorgio Barberi Squarotti; Sonia e il poeta (musicato dal Maestro Daniele Lutterotti per voce, violino e violoncello), romanzo minimo, Il Vicolo, 2016, con prefazione di Gianfranco Lauretano; "Limone ruffiano", saggio/narrazione, Il Vicolo, 2016 (seconda ristampa) con postfazione di Ernesto Ferrero; "Come dire dell’amore", poesie, Moretti&Vitali, 2019 con postfazione di Giancarlo Pontiggia (Premio speciale della Giuria del Premio Luigi Di Liegro, finalista al Premio San Vito al Tagliamento); "Topografie interiori", racconti, Reverdito editore, 2020 con nota di Roberta Scorranese; "La bilancia del cielo", traduzione in inglese, tedesco, spagnolo, russo, cinese del monologo in versi da "Sonia e il poeta", Graphie, Il Vicolo, 2021.
Quest'anno ha iniziato a collaborare con Versante Ripido proponendo recensioni per il blog.
Oggi spazio alla parola ricca di cura, colta e vitale di Nadia Scappini.
Nadia Scappini, di famiglia veneta, è nata a Bagno di Romagna il 30 dicembre 1949 e vive a Trento. Dopo l’insegnamento di discipline umanistiche nei Licei di Trieste e Trento, si occupa di promozione culturale, scrittura e critica. Vicepresidente dell’Associazione culturale A. Rosmini di Trento, collabora con la pagina culturale di quotidiani e riviste nazionali (tra cui Graphie, Letteratura e pensiero, Il Convivio). Presente sul sito di “Italianpoetry”, ha organizzato Convegni e Seminari di studio su Poesia e Mito e su temi di attualità del giornalismo, nonché il Premio di poesia Città di Trento-oltre le mura 2018. Numerosi i riconoscimenti nazionali.
Tra i titoli più recenti "Le ciliegie sotto il tavolo", romanzo, Marietti, 2012 (secondo classificato al Premio Cortina 2012 e primo ex aequo al Premio Asti d’appello 2012); "Un’ora perfetta”, poesie, Aragno, 2015, con nota critica di Giorgio Barberi Squarotti; Sonia e il poeta (musicato dal Maestro Daniele Lutterotti per voce, violino e violoncello), romanzo minimo, Il Vicolo, 2016, con prefazione di Gianfranco Lauretano; "Limone ruffiano", saggio/narrazione, Il Vicolo, 2016 (seconda ristampa) con postfazione di Ernesto Ferrero; "Come dire dell’amore", poesie, Moretti&Vitali, 2019 con postfazione di Giancarlo Pontiggia (Premio speciale della Giuria del Premio Luigi Di Liegro, finalista al Premio San Vito al Tagliamento); "Topografie interiori", racconti, Reverdito editore, 2020 con nota di Roberta Scorranese; "La bilancia del cielo", traduzione in inglese, tedesco, spagnolo, russo, cinese del monologo in versi da "Sonia e il poeta", Graphie, Il Vicolo, 2021.
Quest'anno ha iniziato a collaborare con Versante Ripido proponendo recensioni per il blog.

La redazione di Versante ripido continua a crescere!
Oggi diamo il nostro caloroso benvenuto a Lina Scarpati Manotas e alla sua nuova rubrica “Spirale”, che ci farà viaggiare tra l’America Latina e l’Europa.
Questo Profilo Poetico è un omaggio alla sua poesia.
Lina Scarpati Manotas è originaria della Colombia. Lureata in Comunicazione Sociale con enfasi audiovisivo e già allieva del poeta e gestore culturale colombiano Miguel Iriarte, inizia a scrivere poesia per la Rivista Viacuarenta. Nel 2001 emigra in Italia per studiare marketing Culturale all’Università di Bologna. La sua carriera è basata sullo sviluppo di diverse competenze, dalla produzione di documentari passando per il mondo del copywriting in lingua italiana, inglese e spagnola fino alla creazione di contenuti multimediali nonché lo sviluppo di strategie di comunicazione e marketing digitale. Dopo aver lavorato per diversi anni nel territorio bolognese come copywriter per agenzie di comunicazione, inizia a raccontare le storie delle donne immigrate e i loro processi di interculturalità attraverso il blog Mujeres en Travesia.
Attualmente scrive di politica internazionale, femminismo e attualità per giornali, riviste e portali colombiani e italiani come El Heraldo, La Silla Vacia, Noticias Ya!, La Macchina Sognante.
Dal 2018 fa parte del Gruppo di Poesia 98 dove continua ad approfondire la sua ricerca riguardo la propria visione interculturale del paese di accoglienza attraverso la poesia.
La redazione di Versante ripido continua a crescere!
Oggi diamo il nostro caloroso benvenuto a Lina Scarpati Manotas e alla sua nuova rubrica “Spirale”, che ci farà viaggiare tra l’America Latina e l’Europa.
Questo Profilo Poetico è un omaggio alla sua poesia.
Lina Scarpati Manotas è originaria della Colombia. Lureata in Comunicazione Sociale con enfasi audiovisivo e già allieva del poeta e gestore culturale colombiano Miguel Iriarte, inizia a scrivere poesia per la Rivista Viacuarenta. Nel 2001 emigra in Italia per studiare marketing Culturale all’Università di Bologna. La sua carriera è basata sullo sviluppo di diverse competenze, dalla produzione di documentari passando per il mondo del copywriting in lingua italiana, inglese e spagnola fino alla creazione di contenuti multimediali nonché lo sviluppo di strategie di comunicazione e marketing digitale. Dopo aver lavorato per diversi anni nel territorio bolognese come copywriter per agenzie di comunicazione, inizia a raccontare le storie delle donne immigrate e i loro processi di interculturalità attraverso il blog Mujeres en Travesia.
Attualmente scrive di politica internazionale, femminismo e attualità per giornali, riviste e portali colombiani e italiani come El Heraldo, La Silla Vacia, Noticias Ya!, La Macchina Sognante.
Dal 2018 fa parte del Gruppo di Poesia 98 dove continua ad approfondire la sua ricerca riguardo la propria visione interculturale del paese di accoglienza attraverso la poesia.

La luce di una calda giornata, mentre le cicale cantano, richiama sempre alla mente la poesia di Silvia Secco.
Cuore di Versante Ripido, con le sue Edizionifolli: pubblicazioni e libretti di scena che realizza artigianalmente, scegliendo con cura la carta e rilegandoli a mano.
Silvia ha al suo attivo diverse pubblicazioni. Noi stiamo aspettando con gioia l’uscita del suo ultimo lavoro, “I morti di tutte le specie”, di cui vi presentiamo in anteprima qualche verso.
Nel frattempo, Silvia è parte attiva nell’organizzazione del Premio Versante Ripido - seconda edizione - e per il nostro Blog cura la rubrica “Il Sedimento”, con la quale vi porta per mano tra gli scaffali della sua libreria, facendovi trovare o ritrovare “parole preziose, resistite al tempo”, quelle che il cuore, prima di tutto, lascia appunto sedimentare dopo ogni lettura.
La luce di una calda giornata, mentre le cicale cantano, richiama sempre alla mente la poesia di Silvia Secco.
Cuore di Versante Ripido, con le sue Edizionifolli: pubblicazioni e libretti di scena che realizza artigianalmente, scegliendo con cura la carta e rilegandoli a mano.
Silvia ha al suo attivo diverse pubblicazioni. Noi stiamo aspettando con gioia l’uscita del suo ultimo lavoro, “I morti di tutte le specie”, di cui vi presentiamo in anteprima qualche verso.
Nel frattempo, Silvia è parte attiva nell’organizzazione del Premio Versante Ripido - seconda edizione - e per il nostro Blog cura la rubrica “Il Sedimento”, con la quale vi porta per mano tra gli scaffali della sua libreria, facendovi trovare o ritrovare “parole preziose, resistite al tempo”, quelle che il cuore, prima di tutto, lascia appunto sedimentare dopo ogni lettura.

Apriamo la nuova settimana con un omaggio alla poesia della nuova arrivata in redazione: Antonella Sica.
Antonella Sica, Genovese, è laureata in Lettere Moderne. È filmaker e manager culturale in ambito audiovisivo e cinematografico. Ha fondato e codiretto il Genova Film Festival dal 1998 al 2015.
Ha diretto e realizzato cortometraggi di fiction e documentari selezionati e premiati in festival e rassegne. Tra lavori realizzati Appunti su giorni e nuvole, documentario di backstage del film di Silvio Soldini e Ballata Trash, cortometraggio con protagonista il poeta Edoardo Sanguineti.
Ha curato il libro‐intervista Claudio G. Fava – Clandestino in galleria (Le Mani 2003) e collaborato alla realizzazione dei volumi Le Immagini del G8 – Le strade perdute di Genova (Falsopiano 2002), L’immagine plurale – Documentazione filmica, comunicazione e movimenti di massa (AAMOD 2003), Le forme del corto. Rapporto sui corti italiani (Falsopiano 2007).
Ha ideato e organizzato festival e rassegne cinematografiche, tra cui X_Science: Cinema tra Scienza e Fantascienza e FIDRA (Festival Internazionale del Reportage Ambientale).
Ha partecipato alle giurie di diversi festival cinematografici nazionali e internazionali.
Nel 2014 con Fragile al mondo vince il premio per la miglior silloge del concorso indetto dalla casa editrice Prospero Editore, pubblicata dallo stesso editore nel 2015.
Nel 2017 vince il Premio Internazionale di Poesia Città di Milano con la silloge La memoria nel corpo, pubblicata l’anno seguente da Rayuela Edizioni.
Nel 2019 vince il Premio come Miglior Silloge al XX° Premio di Scrittura Femminile “Il Paese delle donne” con la silloge L’ira notturna di Penelope pubblicata nel 2022 da Prospero Editore con la prefazione di Donatella Bisutti. Le sue poesie sono state pubblicate da diverse riviste e blog.
Per approfondimenti sul suo lavoro, vi invitiamo a seguire
▪️ il suo blog, https://antonellasica.me/
▪️ il suo canale YouTube,
https://bit.ly/AntonellaSica
e infine a leggere la recente intervista curata da Paolo Polvani per il nostro blog: https://bit.ly/35catUh
Apriamo la nuova settimana con un omaggio alla poesia della nuova arrivata in redazione: Antonella Sica.
Antonella Sica, Genovese, è laureata in Lettere Moderne. È filmaker e manager culturale in ambito audiovisivo e cinematografico. Ha fondato e codiretto il Genova Film Festival dal 1998 al 2015.
Ha diretto e realizzato cortometraggi di fiction e documentari selezionati e premiati in festival e rassegne. Tra lavori realizzati Appunti su giorni e nuvole, documentario di backstage del film di Silvio Soldini e Ballata Trash, cortometraggio con protagonista il poeta Edoardo Sanguineti.
Ha curato il libro‐intervista Claudio G. Fava – Clandestino in galleria (Le Mani 2003) e collaborato alla realizzazione dei volumi Le Immagini del G8 – Le strade perdute di Genova (Falsopiano 2002), L’immagine plurale – Documentazione filmica, comunicazione e movimenti di massa (AAMOD 2003), Le forme del corto. Rapporto sui corti italiani (Falsopiano 2007).
Ha ideato e organizzato festival e rassegne cinematografiche, tra cui X_Science: Cinema tra Scienza e Fantascienza e FIDRA (Festival Internazionale del Reportage Ambientale).
Ha partecipato alle giurie di diversi festival cinematografici nazionali e internazionali.
Nel 2014 con Fragile al mondo vince il premio per la miglior silloge del concorso indetto dalla casa editrice Prospero Editore, pubblicata dallo stesso editore nel 2015.
Nel 2017 vince il Premio Internazionale di Poesia Città di Milano con la silloge La memoria nel corpo, pubblicata l’anno seguente da Rayuela Edizioni.
Nel 2019 vince il Premio come Miglior Silloge al XX° Premio di Scrittura Femminile “Il Paese delle donne” con la silloge L’ira notturna di Penelope pubblicata nel 2022 da Prospero Editore con la prefazione di Donatella Bisutti. Le sue poesie sono state pubblicate da diverse riviste e blog.
Per approfondimenti sul suo lavoro, vi invitiamo a seguire
▪️ il suo blog, https://antonellasica.me/
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e infine a leggere la recente intervista curata da Paolo Polvani per il nostro blog: https://bit.ly/35catUh

È con immenso piacere che annunciamo un nuovo arrivo nella redazione di Versante ripido: Maria Laura Valente.
Molisana di nascita, vive a Cesena dove insegna Latino e Italiano al Liceo Vincenzo Monti. Premiata in concorsi letterari italiani e internazionali, appare con suoi testi in poesia e prosa in volumi antologici, riviste letterarie e lit-blog in Italia e all’estero.
Pubblica due raccolte liriche ("Giochi d’Aria", Rupe Mutevole, 2010; "Lustralia", LunaNera, 2016) e due sillogi di poesia haiku ("La carezza del vento", LunaNera, 2018; "Hatsuyume", La Ruota Edizioni, 2019, Premio Speciale della critica nell’VIII edizione del Premio Nazionale di Poesia l’Arte in Versi, Jesi, 2019).
Ex redattrice del lit-blog Cinquesettecinque, è per 3 anni consecutivi tra i 100 compositori di haiku più creativi d’Europa (Haiku Euro Top, 2016-2018), mentre suoi haiku in lingua inglese sono esposti per un mese a Washington (Golden Triangle Haiku Contest, Marzo 2018) e a Dublino (Nickie Hayden’s Haiku Wheel / Sanctuary Exhibition @Olivier Cornet Gallery, Dicembre 2020). Nel 2019 è invitata a Tokyo alla Conferenza Internazionale della World Haiku Association Haiku Future / Haiku World (13-15 settembre 2019).
È cofondatrice e presidente dell’Associazione Culturale Hikari, che promuove la conoscenza della cultura letteraria del giapponese; in questa veste, tiene regolarmente conferenze, eventi letterari e workshop sul tema.
È attualmente impegnata su un doppio fronte di ricerca e composizione: gendai haiku in lingua inglese e poesia lirica in lingua italiana.
Per il blog di Versane Ripido cura la rubrica "Miliaria", un "viaggio esplorativo nella galassia irregolare della parola femminile".
Questo Profilo Poetico è un omaggio alla sua poesia.
È con immenso piacere che annunciamo un nuovo arrivo nella redazione di Versante ripido: Maria Laura Valente.
Molisana di nascita, vive a Cesena dove insegna Latino e Italiano al Liceo Vincenzo Monti. Premiata in concorsi letterari italiani e internazionali, appare con suoi testi in poesia e prosa in volumi antologici, riviste letterarie e lit-blog in Italia e all’estero.
Pubblica due raccolte liriche ("Giochi d’Aria", Rupe Mutevole, 2010; "Lustralia", LunaNera, 2016) e due sillogi di poesia haiku ("La carezza del vento", LunaNera, 2018; "Hatsuyume", La Ruota Edizioni, 2019, Premio Speciale della critica nell’VIII edizione del Premio Nazionale di Poesia l’Arte in Versi, Jesi, 2019).
Ex redattrice del lit-blog Cinquesettecinque, è per 3 anni consecutivi tra i 100 compositori di haiku più creativi d’Europa (Haiku Euro Top, 2016-2018), mentre suoi haiku in lingua inglese sono esposti per un mese a Washington (Golden Triangle Haiku Contest, Marzo 2018) e a Dublino (Nickie Hayden’s Haiku Wheel / Sanctuary Exhibition @Olivier Cornet Gallery, Dicembre 2020). Nel 2019 è invitata a Tokyo alla Conferenza Internazionale della World Haiku Association Haiku Future / Haiku World (13-15 settembre 2019).
È cofondatrice e presidente dell’Associazione Culturale Hikari, che promuove la conoscenza della cultura letteraria del giapponese; in questa veste, tiene regolarmente conferenze, eventi letterari e workshop sul tema.
È attualmente impegnata su un doppio fronte di ricerca e composizione: gendai haiku in lingua inglese e poesia lirica in lingua italiana.
Per il blog di Versane Ripido cura la rubrica "Miliaria", un "viaggio esplorativo nella galassia irregolare della parola femminile".
Questo Profilo Poetico è un omaggio alla sua poesia.

Con la forza del mese di Agosto, diamo oggi spazio alla scintilla creativa di Versante Ripido: Claudia Zironi.
Fondatrice dell’associazione, assieme a Emanuela Rambaldi e a Paolo Polvani, e sempre impegnata nella diffusione della poesia italiana contemporanea. Per il Blog cura infatti la rubrica “Spazio”, un nome che richiama al respiro culturale e all’abbraccio tra i versi e le altre arti da lei amate.
Claudia è una poeta prolifica, con sei pubblicazioni attualmente al suo attivo.
Nella sua continua ricerca di espressione, Claudia ha di recente lanciato il podcast “Not Bad”, che prende il titolo dalla sua ultima silloge (Arcipelago Itaca edizioni, 2020) e nel quale per prima si è messa in gioco con i suoi testi.
Infine, Claudia ha fatto parte di giurie di premi di poesia a rilevanza nazionale ed è ora impegnata nel coordinamento del Premio Versante Ripido – seconda edizione – che verrà bandito a settembre.
Con la forza del mese di Agosto, diamo oggi spazio alla scintilla creativa di Versante Ripido: Claudia Zironi.
Fondatrice dell’associazione, assieme a Emanuela Rambaldi e a Paolo Polvani, e sempre impegnata nella diffusione della poesia italiana contemporanea. Per il Blog cura infatti la rubrica “Spazio”, un nome che richiama al respiro culturale e all’abbraccio tra i versi e le altre arti da lei amate.
Claudia è una poeta prolifica, con sei pubblicazioni attualmente al suo attivo.
Nella sua continua ricerca di espressione, Claudia ha di recente lanciato il podcast “Not Bad”, che prende il titolo dalla sua ultima silloge (Arcipelago Itaca edizioni, 2020) e nel quale per prima si è messa in gioco con i suoi testi.
Infine, Claudia ha fatto parte di giurie di premi di poesia a rilevanza nazionale ed è ora impegnata nel coordinamento del Premio Versante Ripido – seconda edizione – che verrà bandito a settembre.
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