Planet P di Valeria Bianchi Mian | Ecopoesia su Radio Dreamland
Anima Mundi | Riflessioni Psicoecologiche di Valeria Bianchi Mian
è il titolo della trasmissione che a partire dalla fine di gennaio sto conducendo su Radio Dreamland – www.radiodreamland.it – Il fil rouge è l’umanità connessa agli e altri animali, è la congiunzione tra psiche e corporeità vivente. Si parla di anima e spirito incarnati, si va alla ricerca degli ingredienti per vivere una vita piena, ricca in Anima Mundi. Spunti, letture, versi e tracce per una Psicoecologia del profondo.
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Sono in diretta ogni quindici giorni, il venerdì sera alle 21,00, con replica il venerdì successivo, e podcast online nei giorni seguenti. Venerdì 16 febbraio 2024: SEMI ECOPOETICI | Che cos’è l’Ecopoesia, spunti di riflessione, versi in Anima Mundi. Uno sguardo a partire dal lavoro di Poetry Therapy Italia e di Versante ripido.
Ma Radio Dreamland è tutta dedicata al vivere eco-spirituale. Molte le voci e un ricco palinsesto che attraversa il regno della poesia (i versi di Giancarlo Barbadoro nella rubrica Al di là della soglia) e della musica (keltic rock ma non solo), la filosofia della Natura e le mitologie del mondo, e ci regala ricette di cucina vegana e tocca argomenti che mettono umani, altri animali e Madre Terra in comunione.
La radio ha sede a Torino in Piazza Statuto ed è connessa alle attività dell’Ecovillaggio di Dreamland, un posto davvero magico, costruito dal giornalista e scrittore Giancarlo Barbadoro (1943-2019), fondatore della Ecospirituality Foundation. Ricchissima di anima è stata la vita di questo grande pensatore e fine poeta che aveva un sogno: un mondo migliore basato su principi di pace e di armonia. Perseguiva l’idea di un pianeta e di relazioni umane fondate sulla Ecospiritualità, la filosofia della Natura che egli proponeva come la chiave per risolvere i conflitti e gli squilibri che affliggono i rapporti degli individui con gli altri umani-animali e con il pianeta vivente. Noto per il suo impegno verso i popoli nativi, ambasciatore ONU, Barbadoro è stato musicista – flauto solista e membro dei LabGraal – ma soprattutto era un sognatore. Per esempio, sua è la Musica del Vuoto: Nah-sinnar secondo l’antica lingua dello sciamanesimo druidico, da lui riproposta secondo gli insegnamenti ricevuti dalla comunità druidica di Paimpont, nella Foresta di Brocéliande in Bretagna, interpretata con il flauto e le tastiere. La Nah-sinnar è la musica per meditazione dell’antico druidismo europeo, intimamente legata al concetto di Shan – l’antico nome che i druidi davano alla Natura, intesa come l’esistenza nel suo aspetto reale e immateriale, depositaria di un grande mistero cosmico. Un archetipo esperienziale, comune per tutti i Popoli naturali, che vuol significare conoscenza, evoluzione, benessere e spiritualità, al di là di qualsiasi dogmatismo. Per ascoltare un suo brano: *
Per conoscere la sua biografia, le sue numerose attività e per quanto riguarda la poesia: *
Giancarlo Barbadoro ha pubblicato per Triskel Edition (da lui fondata, insieme a Rosalba Nattero, compagna di vita e di opere artistiche, animiche, spirituali) le raccolte di poesie Sotto le Stelle, riflessioni di un alieno, Nel Segno del Graal, quest’ultima corredata dalle illustrazioni della pittrice Angela Betta e con la presentazione dell’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte. Nel 2013 ha presentato la sua nuova raccolta di poesie Il Giardino dei Giunchi, pubblicata dalla Keltia Editrice, al Salone Internazionale del Libro di Torino. Ha partecipato a diversi reading con poeti internazionali, come il Lakota Gilbert Douville, la poetessa francese Nicole Cordier, il poeta africano Brice Tjomb. Con quest’ultimo pubblica la raccolta di poesie in lingua francese Les Chants de Mère Terre dedicata alla montagna sacra del Popolo Bassa del Camerun.
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