Quando i poeti si sfidavano in tv, di Enea Roversi.

    

Era il 1989 quando all’interno della trasmissione televisiva L’Aquilone, settimanale culturale della RAI (sì, sembra strano, ma un tempo la RAI trasmetteva anche programmi culturali) qualcuno ebbe l’idea di lanciare una sfida tra poeti.
Non una sorta di X-Factor ante-litteram intesa a scoprire nuovi talenti e neppure un poetry slam d’annata, ma una gara tra poeti famosi che si sfidavano fra loro leggendo i propri versi, due per ogni puntata e venivano giudicati dal pubblico televisivo.
I telespettatori infatti dovevano inviare a mezzo cartolina postale il loro giudizio come fosse una Canzonissima qualsiasi, con la differenza che anzichè doversi esprimere per Massimo Ranieri, Orietta Berti o Gianni Morandi la scelta era tra Edoardo Sanguineti, Amelia Rosselli, Elio Pagliarani e non solo.
Il poeta che vinceva la sfida passava al turno successivo e così via.
Una singolar tenzone nata da un’idea di Giorgio Weiss che fece arrivare la poesia d’autore (e si parla di Autori, con la A maiuscola) ad una platea assai più vasta di quella che frequentava gli ambienti letterari.
Certo fa sorridere vedere i conduttori del programma che estraggono la lettera dal sacchetto per stabilire chi dei due autori dovrà iniziare: “Lettera R, quindi inizierà Amelia Rosselli.” e fa sorridere vedere anche com’erano diversi i tempi televisivi: sarebbe impensabile oggi una trasmissione con le medesime pause.
Il torneo si svolse tra gennaio e maggio 1989, i protagonisti furono questi sedici autori: Dario Bellezza, Giovanna Bemporad, Piero Bigongiari, Giuseppe Bonaviri, Giuseppe Conte, Maurizio Cucchi, Margherita Guidacci, Vivian Lamarque, Valerio Magrelli, Dacia Maraini, Elio Pagliarani, Vito Riviello, Amelia Rosselli, Edoardo Sanguineti, Maria Luisa Spaziani, Valentino Zeichen.
Sul sito di Giorgio Weiss, ma sono reperibili anche su Youtube, si trovano i video delle singole sfide ed è alquanto singolare leggere: Maurizio Cucchi vs. Edoardo Sanguineti, Piero Bigongiari vs. Maria Luisa Spaziani, come si trattasse di un girone di Champions League.
L’Aquilone andava in onda alle 15 su Rai Uno e in replica alle 24 su Rai Due e nonostante l’orario riuscì ad avere un’ottima audience, con una media di 500 mila spettatori a puntata.
L’esperimento dunque riuscì e rimane a tutt’oggi un prototipo; chissà come sarebbe riproporlo oggi: potrebbe risvegliare l’interesse per la poesia?
Potrebbe solleticare l’editoria, magari sfruttando le possibilità del digitale con i suoi costi più bassi rispetto alla carta stampata?
I tempi sono cambiati, certo, ma guardare indietro non è sempre sbagliato.
Qualcuno avrà da ridire sulle dinamiche di questa sfida, se è lecito o meno ridurre la poesia ad un torneo ad eliminazione e le perplessità ci possono pure stare, ma qui ci sono autori che hanno fatto la storia della poesia italiana e vederli in televisione, accessibili e alla portata di tutti, è sicuramente qualcosa di epocale.
A proposito: il voto popolare decretò come vincitori Giovanna Bemporad e Giuseppe Bonaviri.
Nel 1990 ci fu una seconda edizione, con dodici poeti partecipanti e una formula diversa: ognuno di loro doveva leggere un autore del passato, a propria scelta.
Anche qui grandi nomi: Attilio Bertolucci, Toti Scialoja, Edith Bruck, Franco Loi, Luciano Erba, Andrea Zanzotto, Elio Filippo Accrocca, Roberto Mussapi, Mario Luzi, Gabriella Sobrino, Alfredo Giuliani, Ariodante Marianni.
Giorgio Weiss, morto nel settembre 2016, fu poeta, pittore e infaticabile organizzatore di eventi poetici.

Di seguito il video con lo “scontro” tra Amelia Rosselli e Valentino Zeichen:




     

Enea Roversi

      

Articolo riproposto da https://tragicoalverman.wordpress.com/2014/02/16/quando-i-poeti-si-sfidavano-in-tv/