Lanterna Magica di Antonella Sica | Attesa degli invisibili di Alfredo Rienzi
La videopoesia è un oggetto controverso soprattutto quando si realizza utilizzando testi scritti per essere solo letti, ossia testi che non nascono già in fase progettuale per essere messi in relazione con un tessuto video-sonoro dal poeta che li ha composti. Dico “controverso” perché spesso la videopoesia è intesa oggi come una sorta di oggetto promozionale per il poeta e non una creazione artistica che mette in relazione il testo con le immagini creando nuovi spiragli di senso.
Le videopoesie che realizzo mirano a creare nuove suggestioni rispetto al testo di partenza, lavorando con le immagini sui versi per analogia. Per realizzare i video utilizzo immagini di alta qualità libere da diritti che scarico da internet e rielaboro in fase di montaggio e post produzione. Ho scelto la strada della banca dati perché mi interessa sperimentare con immagini già girate per un altro uso e piegarle a un nuovo senso, come accade alle parole nella scrittura poetica. AS
In questa quattordicesima puntata propongo un lavoro su testo di Alfredo Rienzi:
ATTESA DEGLI INVISIBILI
Siete la mia ossessione
cinguettii, trilli, fischi
alfabeti brevi e indimostrati
voci che non vestite corpo
né ala nell’estate tra il fogliame
ma io ho dell’autunno la pazienza
e aspetterò il ramo denudato,
del raggio la pendenza esatta
sarà improvviso all’occhio
l’apparire, e breve.
tratto da:
tratto da SULL’ IMPROVVISO (Arcipelago Itaca, 2021)
DICHIARAZIONE DI POETICA
di Alfredo Rienzi
La poesia forza i rassicuranti territori del descrittivismo e dell’emozionalismo, per accedere a una dimensione di barlumi e polverizzate materie. Il non detto tende a prevalere sull’asserzione, l’inspiegato e inspiegabile sulla facile evidenza. Il percorso per necessità si conduce convocando sia il visibile che l’invisibile, le stelle che l’occhio nudo può cogliere, fino alla sesta grandezza, e quelle – oltre la settima grandezza – per cui il nudo e corporeo strumento umano non è più sufficiente.
La poesia si fa quindi strumento ulteriore, tenta il superamento dell’occhio-ragione, rischia di tangere l’immaginifico e il fantastico, per attingere all’intuizione. Questa potrà essere cercata e nutrita, oltre che resa, anche e soprattutto sfruttando e forzando l’ampiezza del materiale linguistico, specchio – sia pur parziale, ma obbligato per il poeta – del proprio mondo cognitivo e percettivo.
Alfredo Rienzi (Venosa, 1959) vive dall’infanzia nel torinese.
Ha pubblicato diversi volumi di poesia, da Contemplando segni, Premio Montale, 1992, in 7 poeti del Premio Montale (Scheiwiller, 1993, con pref. di M. L. Spaziani) a Partenze e promesse. Presagi, (puntoacapo Ed.) Gli altri volumi: Oltrelinee, Dell’Orso, 1994 e Simmetrie, Joker Ed., 2000 (Segnalati al Premio Montale) e Custodi ed invasori (Mimesis-Hebenon, 2005) sono in parte confluiti ne La parola postuma. Antologia e inediti, edito da puntoacapo Ed., Novi L., 2011, come opera vincitrice del Premio Fiera dell’Editoria di Poesia. Nel 2015 ha pubblicato con Joker Ed. Notizie dal 72° parallelo e nel 2019 Partenze e promesse. Presagi (puntoacapo). L’ultima opera poetica è Sull’improvviso (Arcipelago itaca, 2021, con pref. di M. Cucchi), premio InediTO-Colline di Torino. Suoi testi poetici sono tradotti in rumeno, inglese, spagnolo e russo. Ha tradotto testi da OEvre poétique di L. S. Senghor, in Nuit d’Afrique ma nuit noire – Notte d’Africa mia notte nera, a cura di A. Emina (Harmattan Italia, Torino-Paris, 2004). Autore di numerose recensioni e prefazioni, e di interventi su riviste, siti e opere collettanee, ha pubblicato il volume di saggi Il qui e l’altrove nella poesia italiana moderna e contemporanea (Ed. dell’Orso, 2011) È inserito nell’Atlante dei poeti curato dal Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna e presente in numerose antologie critiche nazionali. Gestisce il lit-blog Di sesta e di settima grandezza – Avvistamenti di poesia dove è disponibile una biobibliografia più ampia.
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