Così è (se vi pare) di Piero Vannuccini | Osservazioni critiche su due poesie di Florbela Espanca (Interno Poesia Editore, 2024)
Nel 2024 INTERNO POESIA EDITORE ha pubblicato la raccolta di tutte le poesie (sonetti) di Florbela Espanca, col titolo “questo mio corpo sfamerá le rose”.
Il vero nome della poetessa (1894 – 1930) é Flor Bela de Alma da Conceiçao e nasce a Villa Viçosa, nell’Alentejo portoghese. Il giorno di nascita, 8 dicembre, é lo stesso della prematura morte, avvenuta quasi sicuramente per propria volontá (assunzione la notte precedente di dosi massicce di un potente barbiturico e ultime disposizioni e dichiarazioni molto indiziarie di un’intenzione suicidaria). Ovviamente ha trascorso una vita molto tormentata contrassegnata da crisi depressive e da altre patologie propriamente fisiche. Ha avuto tre mariti.
La silloge si compone di 3 raccolte, l’ultima delle quali pubblicata postuma: Livro de mágoas (Libro delle angosce ), Livro de sóror saudade (Sorella nostalgia), Charneca em flor (Brughiera in fiore). Basta leggere i titoli e le note biografiche per rendersi giá conto dell’impronta pessimistica dell’arte di Florbela; in effetti gli argomenti ricorrenti sono il dolore, l’angoscia, la tristezza: si puó affermare che é sconsigliata ad anime sensibili, benché lo stile renda poeticamente aggraziate, quasi gentili, tali espressioni, forse per il fatto che chiamano condivisione invece che pietá.
É del tutto esemplificativa la poesia che dá il nome alla prima raccolta (ne fornisco una traduzione letterale, non poetica, che viene invece offerta nell’edito per la pregevolissima opera di Graziano Graziani), Libro di angosce:
Questo libro…
Questo libro é di angosce. Sventurati/che passate nel mondo, piangete a leggerlo!/Solo il vostro dolore di tormentati/puó, talvolta, sentirlo…e capirlo.
Questo libro é per voi. Benedetti/coloro che lo coglieranno, anche se non é né buono né bello!/Bibbia dei tristi…o sventurati,/che il vostro immenso dolore si acquieti a vederlo!
Libro di angosce…dolori…ansietá!/Libro di ombre…nebbie e nostalgie!/Vai per il mondo (portalo sul mio seno…)
Fratelli nel dolore, con gli occhi asciutti,/piangete con me la mia immensa angoscia,/leggendo il mio libro solo di angosce pieno!…
Este Livro…
Este livro é de mágoas, Desgraçados
Que no mundo passais, chorai ao lê-lo!
Somente a vossa dor de Torturados
Pode, talvez, senti-lo…e compreendê-lo.
Este livro é para vós. Abençoados
Os que o sentirem, sem ser bon nem belo!
Biblia de tristes…Ó Desventurados,
Que a vossa imensa dor se acalme ao vê-lo!
Livro de Mágoas…Dores…Ansiedades!
Livro de Sombras…Nevoas e Saudades!
Vai pelo mundo…(Trouxe-o no meu seio…)
Irmãos na Dor, os olhos rasos de água,
Chorai comigo a minha imensa mágoa,
Lendo o meu livro só de mágoas cheio…!
Il sonetto seguente, invece, lo segnalo non solo perché ha toni meno lugubri del consueto, ma soprattutto perché fornisce una bellissima risposta poetica a una domanda spesso ricorrente in ambiti letterari, filosofici, psicologici: chi é il POETA?
Essere poeta
Essere poeta é essere più in alto, é essere più grande/degli uomini comuni! Mordere come chi bacia!/ É essere mendicante e donare come se si fosse/re del regno del dolore dell’al di qua e dell’al di lá!
É avere lo splendore di mille desideri/e non sapere neanche cosa si desidera!/ É tenersi dentro un astro che fiammeggia,/ é possedere artigli e ali di condor!
É aver fame, é aver sete di infinito!/Come elmo, le mattine di oro e di seta…/ é condensare il mondo in un solo grido!
Ed é amarti, cosI, perdutamente…/ é che tu sia anima e sangue e vita in me/e che lo dica cantando a tutta la gente!
Ser Poeta
Ser Poeta é ser mais alto, é ser maior
Do que os homens! Morder como quem beija!
É ser mendigo e dar como quem seja
Rei do Reino de Aquém e de Além Dor!
É ter de mil desejos o esplendor
E não saber sequer que se deseja!
É ter cá dentro um astro que flameja,
É ter garras e asas de condor!
É ter fome, é ter sede de Infinito!
Por elmo, as manhãs de oiro e de cetim…
É condensar o mundo num só grito!
E é amar-te, perdidamente…
É seres alma e sangue e vida em mim
E dizê-lo cantando a toda gente!
11/11/2024 alle 11:08
Ringrazio Piero Vannuccini di avere portato, con la sua scelta e il suo commento critico, Florbela Espanca all’attenzione dei lettori della rivista e di avere suscitato in me il desiderio di approfondire la drammatica vicenda personale e (credo di conseguenza) letteraria di questa poetessa e scrittrice dalla straordinaria sensibilità e ancora largamente sconosciuta in Italia.
11/11/2024 alle 11:22
Grazie Mario! In effetti e` una Autrice che vale decisamente la pena conoscere!