Angoli di poesia di Luca Ariano | Rampe di lancio doganieri di nuvole. Omaggio ad Alberto Nessi, a cura della Casa della Letteratura per la Svizzera italiana, Edizioni Sottoscala, 2020
Alberto Nessi (Mendrisio, 1940) è sicuramente uno dei maggiori poeti svizzeri (in lingua italiana) viventi. Alle spalle ha una lunga produzione poetica (ma anche di prosa e saggistica) iniziata nel 1969 (I giorni feriali) e protrattasi fino al 2020 quando, per Interlinea, è stata pubblicata un’antologia intitolata Perché non scrivo con un filo d’erba con autografi e inediti, con testi di Roberto Cicala e Fabio Pusterla. La Casa della Letteratura per la Svizzera italiana, in occasione dei suoi ottanta anni, ha pubblicato per le Edizioni Sottoscala Rampe di lancio, doganieri di nuvole. Omaggio ad Alberto Nessi. Il volume ricalca nell’idea quello che fu fatto per gli ottanta anni di altri due grandi poeti italiani: Luciano Erba[1] e Pier Luigi Bacchini[2]. A differenza di quest’ultimo libro dedicato al poeta parmigiano, questo lavoro non presenta interventi critici sul poeta svizzero, ma alterna prose, poesie e interventi vari dedicati ad Alberto Nessi. I primi due interventi sono a cura della Casa della Letteratura per la Svizzera italiana di Fabiano Alborghetti (Presidente) e di Margherita Albisetti (direttrice) che motivano la creazione di questo libro. Segue un commento di Nicolas Couchepin, Presidente (con tutto il comitato). Numerosi sono i poeti svizzeri che hanno omaggiato Nessi con i loro versi. Si parte da autori come Prisca Agustoni, Yari Bernasconi, Massimo Gezzi (poeta italiano, ma svizzero d’adozione), passando per Pietro De Marchi, Laura di Corcia, Gilberto Isella, Pierre Lepori, Pietro Montorfani per arrivare a Fabio Pusterla che dona Cinque fotogrammi per Alberto Nessi inediti e tra i più interessanti di tutto il libro. Numerosi sono anche i testi in prosa, alcuni ispirati o dedicati a Nessi, altri invece una mera testimonianza scrittoria. Vi sono anche testimonianze di traduttori del poeta svizzero come Maja Pflug o anche di illustratori o editori come Roberto Cicala che ha pubblicato (come già scritto) una sua antologia per Interlinea. Molto interessante l’intervista di Maria Grazia Rabiolo messa a disposizione da RSI Rete Due in cui Nessi parla del suo percorso poetico, scrittorio e di esperienze di vita. Leggendo questo volume ben curato graficamente da Massimo Prandi, si è invogliati a leggere e approfondire l’opera di questo autore che, assieme a Giorgio e Giovanni Orelli e a Fabio Pusterla rappresenta uno dei poeti più importanti della Svizzera nel Novecento e ci rendiamo conto dell’affetto e della stima che circonda Nessi nella sua terra natia, ma non solo. Forse l’unica pecca di questo volume è l’assenza di una nota biobibliografica che aiuterebbe a districarsi più agevolmente all’interno della sua vasta produzione. Chiudiamo questa breve recensione pubblicando alcune poesie di Alberto Nessi (non presenti in questo volume, ma tratte dalle sue opere).
Stazione
Partire la mattina presto
quando ai treni freschi di segreti
sulla scarpata fanno la guardia equiseti
rugiadosi, dalle reti metalliche
si sporgono a guardare riccioli
di vilucchio, partire da queste allodole
stramazzate tra fasci di binari
rampe di lancio doganieri nuvole
Clandestina
Quante volte mi chiedo nel dormiveglia
c’è la rete anche qui? ci sono i cani?
la paura che le gambe attanaglia?
il furgone? la gabbia del domani?
E dove sono i fiori della sabbia
che coglievo ragazza in riva al mare
dov’è lo scialle colore del vento?
Non fiorisce il mio ramo, anche le scarpe
ho perso dentro il filo spinato: quante volte
ci morderà la rete ancora il cuore?
(da Un sabato senza dolore, Interlinea Edizioni, 2016)
Le cose
Dove metti tutte le cose che leggi? –
Mi chiedi dopo l’acquata
Mentre il cielo s’accende di lampi
Tardivi. Blu cobalto con cenere. Io sto seduto
come un indiano, spio dal divano. Dove le metto?
Un po’ vanno a finire negl’ingombranti
ogni primo giovedì del mese passa il camion
E se li porta via i falsi tappeti
le poltrone slabbrate, i giocattoli zoppi.
Un po’ s’impigliano ai fili, altre il vento
le porta via, le seppellisce nella sabbia.
Restano solo le cose che non lasciano in pace
le cose che tagliano, che feriscono
quelle che scavano gallerie
le cose che cinguettano e luccicano
le cose vive
le cose.
Un sabato mattina
Un sabato mattina quando più tranquille
scorrono le ore davanti a siepi rigenerate
dall’acqua di maggio madre di campanule
la luce esita tra il sì e il no, il ristagno e la gloria
due ragazzi giocano a pallamano tra platani antichi
e la commessa della cartoleria con voce pallida
mi dice “Arrivederci professore”
un sabato senza dolore…
(da Perché non scrivo con un filo d’erba, Interlinea, 2020)
Alberto Nessi, nato a Mendrisio nel 1940, è poeta e narratore. Dopo gli studi alla Scuola magistrale di Locarno e all’Università di Friburgo, è stato insegnante in diversi ordini di scuole. Ha abitato sempre nel Mendrisiotto. È sposato con Raffaella e padre di due figlie. Ha esordito come poeta nel 1969 e ha al suo attivo diversi libri di poesia, tra i quali una scelta antologica apparsa presso l’editore Casagrande di Bellinzona nel 2010 col titolo Ladro di minuzie. Le sue opere più recenti sono Un sabato senza dolore (Interlinea, Novara 2016), Rime facili per grandi e piccini (Casagrande, Bellinzona 2018) e Perché non scrivo con un filo d’erba (Interlinea 2020), antologia con autografi e inediti pubblicata in occasione dei suoi 80 anni.Alberto Nessi è inoltre autore di tre romanzi e di tre raccolte di racconti (l’ultima si intitola Miló, Casagrande, Bellinzona 2014). Nel 2017 ha pubblicato, per le edizioni Unicopli di Milano, Svizzera italiana. Quindici passeggiate letterarie. Nel 2016 gli è stato conferito il Gran Premio svizzero di letteratura.
[1] Omaggio a Luciano Erba per i suoi 80 anni, acura di Silvio Ramat, Interlinea, 2003.
[2] Per gli 80 di Bacchini. Omaggio a Pier Luigi Bacchini che compie ottant’anni (brossura) di Paolo Briganti, Francesca Fedi, Camillo Bacchini – Uni.Nova – 2007.
26/03/2021 alle 14:18
Grazie per questa selezione di testi, l’ho apprezzata molto, in particolare Un sabato mattina. Mi ha colpito molto, di queste poesie, il loro essere sospese tra realtà e incanto. Ci sono dei dettagli nella descrizione della natura che trovo bellissimi. Non avevo mai letto nulla di Nessi, la tua recensione mi ha incuriosita…grazie Luca!
26/03/2021 alle 17:48
Grazie Elisabetta, Nessi è un poeta notevole e questo omaggio è davvero bello! Sono contento tu abbia apprezzato.