Spazio di Claudia Zironi | Alessandro Assiri
Pittore e poeta e, mi si conceda la brutta parola, influencer sui social dove non risparmia i suoi strali e la sua fine, amara ironia nei confronti della società, Alessandro Assiri, artista multidisciplinare, ci concede alcuni sui testi inediti e le foto di alcuni sui lavori pittorici in acrilico e smalto. Le opere, di grandi dimensioni e dai colori forti, proprio come lui, non hanno titolo.
Amelia non accende niente nemmeno se fa buio
Sa i passi corti, tocca il muro prima di girare.
E io vorrei scrivere di un altro
Con la polvere di un dubbio
Di un falso bersaglio disegnato con le dita
Tra i buchi dei tarli
Che son fori, ma senza sparare
*
Guardo in direzione di due passi dall’adesso
Il congedo che comincia in fondo all’altra stanza
Era marzo anche una volta dentro vent’anni di valigie
È corpo quasi tutto questo riordinarsi a morsi
Prima del sonno che ti toglie dal mio peso
Ti dico c’è sopra il mio nome, ma tu la sera non ascolti
Riponi tutto nelle tasche, come quando parlavi con un bacio
E rendevi inoffensiva ogni parola che manca a questa storia
Sai che dalla guerra non si guarisce
Come dalla sofferenza che se anche la scordi agisce
Ti ho lasciato le parole in filastrocche e cianfrusaglie
In appunti in malestorie
Ti ho lasciato le parole per portarle a casa
Per liberarle dalla vergogna dal suo odore
Per cambiarle voce ti ho immaginato camminare veloce
Che non fossi tu quella di schiena
Che solo di spalle somigliasse a un’altra
E io potessi pensarti da padre. Saperti salva
La flebo goccia a goccia con parsimonia
Ridotta a niente sembri capace di tutto
Sono le diciannove da qualche minuto
L’infermiera vi divide tutti dall’odore
Scandisce le priorità con l’incontinenza
Prepara per la notte la tribù dei finti vivi
Alessandro Assiri nasce a Bologna nel 1962, vive tra Trento Bologna e Parigi. Si occupa a vario titolo di letteratura e progetti culturali per importanti editori italiani e francesi. Collabora con riviste letterarie cartacee e telematiche. Ha all’attivo numerose pubblicazioni di poesia e critica.
04/07/2021 il 16:36
mi sono piaciute tutte, ma ” sai che dalla guerra non si guarisce -” mi ha coinvolto affettivamente. ma sono tutte di alto livello, sobrei nel dire, ma profonde nel sentire