I LIBRI DI POESIA CHE CONSIGLIO:
“Nella moltitudine” di Monica Guerra, con prefazione di Francesco Sassetto, Il vicolo Edizioni, 2020

          

Raffinatezza. È questa la prima parola che viene in mente maneggiando il libro di Monica Guerra: formato slanciato (12X24), copertina nera satin con una bella immagine intima e inquietante al contempo, sempre in noir, di Virginia Morini, in rilevo lucidata, titoli e cornice in argento, copie numerate… La raffinatezza permane coerente all’interno del libro con una bella e ricca prefazione di Francesco Sassetto e non viene smentita dai testi di Guerra: prose poetiche e poesie colte, limate all’estremo e prive di fronzoli eppure tanto evocative. CZ

          

Tre testi da Nella moltitudine:

maddalena tu cullavi qualcosa tra i seni piccoli, una bellezza che rimane, un non ti scordar di me tra le crepe, la stanza ubriaca di una primavera prematura mentre fuori dai vetri gennaio era la neve e non importa cosa nemmeno se poi io c’ero davvero, la destinazione è un incrocio, la stagione chiusa dei tuoi nei lungo la schiena

*

è un cielo stravolto che dice
fine laddove inizia
una forma nuova
nulla resta come l’assenza

*

io è tanti soprattutto donne e bambini
ma la paura è il volto immoto
dell’ignoto, i lineamenti bianchi
uno scavo quotidiano nei ricettacoli
l’io retrattile e sconosciuto
per raggiungersi nella moltitudine

il libro è chiuso e il buio
il buio si spegne alle spalle

*

 

    

Monica Guerra è nata a Faenza il 4 ottobre 1972. Nel 2020 esce Nella Moltitudine (Il vicolo), con prefazione di Francesco Sassetto. Nel 2019 la sua silloge breve Spezzare il pane ha ottenuto il Premio Arcipelago Itaca, nello stesso anno la sua raccolta Expectation in lingua inglese è stata pubblicata nel Journal of Italian Studies, sezione italiana, per il NeMLA (Northeast Modern Language Association). Nel 2018 ha tradotto in italiano una sezione dell’antologia Hundred Great Indian Poems, curata da Abhay Kumar (Bloomsbury India 2018). La sua pubblicazione Sulla Soglia-On the Threshold (Samuele Editore 2017), auto tradotta con la collaborazione del poeta Patrick Williamson, ha ricevuto una Menzione d’onore alla XXXII edizione del Premio Lorenzo Montano. Il libro è stato pubblicato con il titolo En el umbral in spagnolo per Uniediciones Sello Editorial, con traduzione di Antonio Nazzaro. Sotto Vuoto (Il Vicolo 2016) ha vinto nel 2017 il Premio Letterario Giovane Holden e ha ricevuto una menzione alla XXXI edizione del Premio Lorenzo Montano, nello stesso anno l’autrice ha ottenuto il Premio Gutenberg intitolato a Luciana Notari, categoria inediti. Semi di sé (Il Ponte Vecchio 2015) seguiva il saggio intitolato Il respiro dei luoghi, scritto a quattro mani con il sociologo Daniele Callini (Il Vicolo 2014). Suoi testi sono presenti in antologie contemporanee e collabora con alcune riviste letterarie.
L’autrice cura dal 2016 la rassegna Poetry a Faenza e ha organizzato le prime due edizioni del Festival di Poesia Tres Dotes. È presidente dell’Associazione IndependentPOETRY. (www.independentpoetry.org).