Lanterna Magica di Antonella Sica | Escono da queste case basse… di Annalisa Ciampalini

 

La videopoesia è un oggetto controverso soprattutto quando si realizza utilizzando testi scritti per essere solo letti, ossia testi che non nascono già in fase progettuale per essere messi in relazione con un tessuto video-sonoro dal poeta che li ha composti. Dico “controverso” perché spesso la videopoesia è intesa oggi come una sorta di oggetto promozionale per il poeta e non una creazione artistica che mette in relazione il testo con le immagini creando nuovi spiragli di senso.
Le videopoesie che realizzo mirano a creare nuove suggestioni rispetto al testo di partenza, lavorando con le immagini sui versi per analogia. Per realizzare i video utilizzo immagini di alta qualità libere da diritti che scarico da internet e rielaboro in fase di montaggio e post produzione. Ho scelto la strada della banca dati perché mi interessa sperimentare con immagini già girate per un altro uso e piegarle a un nuovo senso, come accade alle parole nella scrittura poetica. AS

In questa dodicesima puntata propongo un lavoro su testo di Annalisa Ciampalini:

 




 

Escono da queste case basse
cercano i sassi levigati del lago
mettono i piedi nell’acqua
pensano alla luce in cui partiranno
al riflesso chiaro che inonda la soglia.
Ma restano a riva
offuscati da una pioggia sottile
in attesa che un destino li raggiunga
e si compia.

poesia tratta da:
Tutte le cose che chiudono gli occhi (PeQuod, 2022)
Dalla sezione: La stanza condivisa



DICHIARAZIONE DI POETICA
di Annalisa Ciampalini

La poesia “Escono da queste case basse” si trova all’interno della sezione “La stanza condivisa”, la quarta delle cinque sezioni che compongono il libro “Tutte le cose che chiudono gli occhi”. (PeQuod, 2022- collana Portosepolto)

Nella succitata sezione nulla è ben definito: la stanza condivisa può essere un luogo in cui si aspetta, si arriva, ci si incontra. È una sezione in cui si soffre, si spera, ma soprattutto non si è mai soli. Posso solo dire, con la massima franchezza, che mentre scrivevo le poesie che formano “La stanza condivisa” avevo costantemente la sensazione di far parte di un gruppo, di avere il conforto di altre persone che con me condividevano una particolare condizione umana, limitazioni, angosce. Un sentimento di grande affetto e umana vicinanza sta alla base di tutte le poesie che formano questa parte del libro. Le persone che escono dalle case basse hanno molto da condividere: forse il desiderio di partire, di cercare una strada che li porti fuori da una sofferenza che sta diventando abitudine, o forse altro. Sembrano non farcela, sembrano restare a riva, inerti e confusi, ma allo stesso tempo riescono a pensare a un varco e a una luce.


 

Annalisa Ciampalini è nata a Firenze nel 1968 e lavora a Empoli, dove risiede. Ama da sempre la poesia e la matematica, la musica e la natura. Nel 2008 ha pubblicato la raccolta L’istante si dilata con Ibiskos Editrice, nel 2014 la raccolta L’assenza edita da Ladolfi Editore. Nel 2018 pubblica Le distrazioni del viaggio con Samuele editore, libro tradotto in spagnolo da Antonio Nazzaro. Suoi contributi appaiono su diverse antologie edite da Fara editore. Insieme a Giancarlo Stoccoro ha contribuito al libro Pierino Porcospino e l’analista selvaggio (ADV Publishing House 2016) volume che raccoglie testi di diversi autori.
Nell’aprile 2022 pubblica Tutte le cose che chiudono gli occhi (peQuod, collana portosepolto diretta da Luca Pizzolitto)
Dal 2017 frequenta la scuola “La poesia è di tutti” diretta da Massimilano Bardotti.